sabato 9 marzo 2013

Donne: "Il rispetto non conosce calendario". Siamo donne ogni giorno della nostra Vita.

La vita nasce da una donna. Chi sta dalla parte delle donne sta dalla parte della vita

E anche quest'anno è terminata la giornata internazionale della donna, il giorno delle mimose e del giallo, il colore della liberazione delle energie.
Ma un giorno non basta per occuparsi di problemi delle donne e della violenza contro le donne. 
Tante le iniziative a cui ho partecipato, momenti di incontro e di confronto sulla condizione delle donne nella società, sui disagi, sulle discriminazioni e sugli abusi subuti.
Importante e sginificativa è stata l'iniziativa "La politica e le Donne, oggi. Politica: sostantivo femminile", tenutasi a Vittoria, a cura della Presidente della Consulta Comunale Femminile, Rosa Perupato. Un incontro che ha visto, oltre la mia semplicissima presenza, la partecipazione di un Sindaco donna, Franca Iurato, di un Assessore donna, Maria Rita Schembari, di una Senatrice donna, Venerina Padua e di un sostenitore delle Donne, l'Onorevole Giovanni Burtone. Un momento di grandi emozioni tra il prezioso dibattitoe uno spettacolo di musica e poesia al femminile.

 
Da sinistra: Sindaco di Santa Croce, Franca Iurato; Assessore di Comiso, M. Rita Schembari; 
Onorevole Giovanni Burtone; Valentina Spata

 Iniziativa altrettanto significativa quella di Sabato 9 marzo tenutasi in Piazza San Giovanni a Ragusa.
Grande partecipazione di tutte le donne protagoniste della vita sociale della città. 
Tante le associazioni che hanno aderito, tra cui il Centro Antiviolenza "Nuova Vita" di cui sono socia fondataria, nonchè Vice Presidente. 
Tante scarpe per ricordare le donne vittime di violenza. Un sostegno necessario perché i numeri della violenza denunciano un fenomeno in aumento. Nel 2012, sono state oltre quattordicimila le donne che hanno chiesto aiuto per violenza familiare ed extra- familiare. Il 68,69% erano italiane, il dato conferma quelli degli anni precedenti e sfata il pregiudizio che la violenza sia una questione che riguarda soprattutto donne immigrate e culture ‘involute’ rispetto alla nostra. La lettura corretta è quella della trasversalità della violenza contro le donne.
Un momento di dibattito pubblico importante in cui si è chiesto, con grande forza, maggiore spazio e opportunità negli ambiti lavorativi, ruoli di responsabilità, più diritti e tutele, una legge che davvero possa garantirci, con un adeguato sistema, contro abusi, violenza e femminicidio.
In alternanza, mentre i cittadini, anche uomini, ricordavano tutti i nomi delle donne uccise in Italia, si raccontavano storie di donne, si recitavano poesie scritte da donne e ognuno esprimeva un proprio pensiero.
"Bisogna lottare - si affermava - e farsi valere ogni giorno dell’anno". Il rispetto non conosce calendario. Bisogna essere coraggiose, determinate e forti. E combattere anche e soprattutto per quelle donne a cui la dignità viene ancora negata.


Perché la democrazia, quella vera, è un sostantivo femminile, singolare.

Valentina Spata

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