martedì 28 aprile 2009


COMUNICATO STAMPA MORTI BIANCHE A RAGUSA
Sono gli ultimi due morti in un elenco che registra ogni anno tante vittime che perdono la vita a causa di infortuni ed incidenti mortali nei luoghi di lavoro. A perdere la vita, nella nostra Provincia è un giovane originario di Chiaramonte, Elio Ragusa 41enne. Lascia la moglie e due figli. E sempre in mattinata si è verificato un altro grave incidente sul lavoro, la vittima è un 32enne di Randazzo trasferito in elisoccorso al Cannizzaro di Catania per essere sottoposto ad intervento chirurgico al cranio per una emorragia sub epidurale.Il susseguirsi di incidenti mortali ci impongono di affrontare con molta più determinazione il problema della prevenzione degli infortuni e della sicurezza sul lavoro.Nella nostra provincia, anche se i dati oscillano di anno in anno, talvolta con sensibili riduzioni, gli infortuni e le morti nei luoghi o per causa lavoro hanno sempre una spiegazione: tutti, anche quelli più gravi sono sempre dovuti alla mancanza delle precauzioni minime di sicurezza e al non rispetto delle normative di legge, in primo luogo della legge 626.La situazione provinciale evidenzia alcuni grossi problemi: la stretta relazione tra lavoro precario, irregolare e gli infortuni, il non rispetto delle normative di legge nei casi dei sub-appalti spesso senza controlli, la continua rincorsa ai ribassi d’asta porta quasi sempre alla riduzione dei costi a scapito degli investimenti in prevenzione e della salute dei lavoratori, (la legge 626 è molto precisa in proposito, ma quasi sempre disattesa e non rispettata), inoltre ai giovani lavoratori precari vengono affidati, molto spesso, compiti pericolosi senza un’adeguata informazione, formazione e addestramento.Va sottolineato inoltre che, come in tutti i settori, l’organizzazione del lavoro si sta sempre più trasformando in una riduzione dei costi: riduzione del personale, ritmi di lavoro sempre più elevati, compressione o addirittura mancanza di investimenti in sicurezza.A fronte di questa situazione, non basta la semplice denuncia; ma si necessita di un maggior coinvolgimento del mondo del lavoro e di tutti i soggetti coinvolti nella prevenzione e tutela nei luoghi di lavoro.Noi Giovani Democratici di Ragusa proponiamo di:*Continuare con maggior determinazione la campagna di diffusione della cultura della prevenzione a partire da assemblee nei luoghi di lavoro sui temi della sicurezza;* Rilanciare il ruolo della contrattazione sui temi della sicurezza; * Incrementare la lotta alla precarietà e al lavoro sommerso;* Approfondire la discussione sul riordino legislativo (testo unico);* Favorire un maggior coordinamento tra le istituzioni, i servizi ispettivi e di prevenzione;* Infine il sindacato dovrà estendere la rete dei Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza (RLS) e potenziarne il ruolo e la tutela.A questo continuo stillicidio si deve porre fine e ancora non è stato fatto abbastanza.Per noi Giovani Democratici di Ragusa la sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale, non solo territoriale, che ci vede strenuamente impegnati a moltiplicare il nostro impegno verso tutte le imprese inflessibili e verso chiunque. Rimaniamo vicini e solidali alle famiglie della vittima e del giovane ferito nella speranza che presto possa rimettersi.Ragusa, 21 Aprile 2009

Il Segretario dei Giovani Democratici Ragusa

Valentina Spata

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