mercoledì 26 gennaio 2011

PER NON DIMENTICARE BISOGNA SAPERE: IL RICORDO DELLA SHOAH E DELLA PORRAJMOS

















Il 27 gennaio si celebra in tutto il mondo il ricordo della Shoah, ossia il genocidio degli ebrei compiuto dalla ferocia nazista nell’ambito di quello che storicamente viene definito “olocausto” che riguardò anche omosessuali, comunisti, Rom, testimoni di Geova.
Lo scopo di questa giornata è quello di tenere vivo il ricordo di quei tragici avvenimenti, non per un mero esercizio di “tribunalizzazione” della storia, ma per tenere fermi, nelle menti e nei cuori, di quelle generazioni che non hanno vissuto quei tragici episodi e trarne da questo i giusti insegnamenti. Il 27 gennaio di ogni anno, però, oltre a essere una data che simbolicamente ricorda la mostruosità di Aushwitz e degli altri campi di sterminio nazisti, rappresenta un’occasione importante per non dimenticare anche gli altri genocidi che hanno segnato l’umanità. Quest’anno, infatti, voglio parlare della cosiddetta “questione zingara” e quindi lo sterminio di 500mila Rom e Sinti all’interno dei campi di concentramento.

I Rom e i Sinti sono delle popolazioni che, in origine, provenivano da regioni del nord-ovest dell’India. In Europa e anche in Italia arrivarono tra la fine del XIV secolo e il XV secolo. La storia recente sia dei Sinti che dei Rom è analoga: furono perseguitati in tutti i paesi europei subendo di volta in volta pratiche di inclusione (schiavizzazione nei paesi dell'Est Europa) e in particolare in Romania (schiavitù abolita solo dopo il 1850), esclusione (cacciata dai territori), e discriminazione. Il nazismo riservò ai Rom e Sinti lo stesso trattamento riservato agli ebrei e agli omosessuali. Essi furono deportati in campi di concentramento. Ad Auschwitz c'era un'apposita sezione a loro dedicata: lo Zigeunerlager. Un triangolo nero con il vertice capovolto, a volte affiancato dalla lettera z, che stava per zigeuner, "zingari". Questo era il segno che individuava i rom nello Zigeunerlager, ovvero il campo degli zingari. Un marchio che, come la stella gialla per gli ebrei, rappresentava l’appartenenza ad una razza pericolosa, una minaccia per la sublime razza ariana. Numerosi documenti testimoniano la loro presenza nei lager di Dachau, Lachenback, Majdanek, Mauthausen, Buchenwald, Natzweilera, Ravensbruck, Treblinka e ancora a Sobibor, Belzec, Gross-Rosen, Gusen, Theresienstadt.

Però la documentazione più cospicua sulla deportazione degli zingari riguarda Auschwitz. Lo Zigeunerlager entrò in funzione alla fine del febbraio 1943 e cessò di esistere ai primi di agosto del 1944, quando tutti coloro che vi erano, fino a quel momento, sopravvissuti, vennero condotti nelle camere a gas. Questa è una realtà che è stata nascosta per tanto tempo e addirittura, cosa ancora più grave, nei vari processi ai nazisti responsabili di crimini contro l’umanità non si è quasi mai affrontato il problema dello sterminio di queste popolazioni. È solo nel 1980 che la Germania riconosce loro la dignità di vittime, affermando che avevano subito, durante il regime nazista, una persecuzione razziale. È solo nel 1995 che si discute ufficialmente per la prima volta, in un convegno internazionale, del genocidio degli zingari. Allora io mi chiedo e vi chiedo: come mai la storia e l’uomo hanno rimosso un avvenimento così grave? Come mai quando si ricorda la Shoah non vengono ricordati come si deve le 500mila vittime Rom e Sinti? Secondo voi, oggi, basta ricordare per evitare una nuova tragedia? A mio avviso, oggi, le popolazioni dei Rom e dei Sinti vivono ancora lo stesso terrore che portano dentro da tutta una vita, dai ricordi del passato, dei loro antenati e da quello che vivono quotidianamente.

Parliamo chiaramente, la discriminazione di queste popolazioni avviene ancora oggi nelle nostre città, nella nostre abitudini. Innanzitutto, capiamo chi sono i Rom e i Sinti. Tradizionalmente sono quelle popolazioni che esercitano l'attività del giostraio e del circense, tra i più famosi circensi italiani di origine sinti c'è Moira Orfei e la sua famiglia. Anche la seconda famiglia circense più famosa d'Italia, i Togni, di cui l'esponente più conosciuto è Lidia Togni, è di origine sinti. Secondo alcune fonti anche Andrea Pirlo avrebbe origini sinti. I Rom, così come i Sinti, sono coloro che non hanno una casa ma vivono nelle roulette, nei camper e sono coloro che non hanno una dimora ben collocata a causa della diaspora e dalla persecuzione che hanno sempre subito. Molti di loro rifiutano di farsi registrare come “etnia rom” per timore di subire ancora discriminazioni. I rom in Italia, nel linguaggio giornalistico ed in quello comune, vengono a volte erroneamente definiti "rumeni" o "slavi", in realtà non esiste alcuna connessione tra il termine "Rom" e il nome dello stato di Romania, il popolo di lingua neolatina dei rumeni o la lingua rumena, mentre gli slavi appartengono a differenti gruppi etnici e linguistici.

Non tutte queste persone sono delinquenti, come spesso si dice, ma sono semplicemente degli esseri umani che decidono di vivere in modo diverso dal nostro. Dobbiamo capire che “tutto il mondo è paese”: ci sono italiani che sono anche dei delinquenti e ci sono Rom e Sinti che sono persone per bene. Proprio per questo, penso che ancora oggi il problema dell’esclusione sociale e del razzismo esiste ed è evidente. Le vittime dell’olocausto sono tutte uguali, non dobbiamo ricordare solo gli ebrei ma anche gli omosessuali, gli zingari, i down, altri minorati, i dissidenti, e molti altri ancora.. Quindi ancora oggi si fa una distinzione e una discriminazione perché ci sono le vittime di serie A, quelle di serie B e forse quelle di serie C. Pertanto, dobbiamo stare attenti perché se non ci fosse questa discriminazione non ci sarebbe il pericolo che le cose si possano ripetere.. e rendere alcune colpe meno gravi di altre e' come giustificarle, e' come appianar la strada a stragi future.

E’ bene in questa giornata ricordare la parola “Shoah” ma, non dobbiamo dimenticare la parola “porrajmos“, che in lingua romanes significa “devastazione” ed indica l’omicidio di circa 500.000 persone appartenenti alla popolazione romaní (Rom e Sinti). E non dobbiamo dimenticare che le vessazioni contro queste popolazioni sono ancora oggi esistenti. Essi vivono nei cosiddetti “campi rom” in condizioni davvero disastrose, in condizioni igieniche paurose e pericolose. E ancora più pericoloso è il fatto che la nostra società, oggi, vuol rimuovere, dentro la coscienza e la consapevolezza di queste popolazioni, la loro provenienza. “La discriminazione, si sa, è generata dall’ignoranza, che ha un’altra figlia pericolosa: la paura. Una delle più gravi (nella quale però molto incide il lavoro xenofobo di media e politica) è proprio quella verso le popolazioni romaní, che si inscrive nella più atavica paura verso “l’altro”.

Queste sono le parole che Pino Petruzzelli ci ha ricordato oggi e da queste parole nasce la mia riflessione nei confronti di una realtà che tendiamo a tenere nascosta ma che, purtroppo, esiste. E solo noi, solo la nostra coscienza, può mettere fine a questa discriminazione che ancora oggi rende diversi gli esseri umani.


p.s. leggete per conoscere:

1 commento:

Anonimo ha detto...

2riguardo al presunto olocausto zingaro le consiglio di leggere il contenuto dei link che posto qua sotto.... può anche commentare direttamente nel sito, Noi non censuriamo alcun punto di vista.
Cordiali saluti
Mirko Viola
http://olo-dogma.myblog.it/archive/2009/07/31/carlo-mattogno-olocausto-zingaro.html
http://olo-dogma.myblog.it/archive/2009/07/31/carlo-mattogno-olocausto-zingaro-parte-seconda.html
....Wissen Macht Frei