mercoledì 2 febbraio 2011

DISOCCUPAZIONE GIOVANILE: ALLARME ROSSO ANCHE A RAGUSA.


Mentre il nostro Paese è occupato a parlare delle vicende giudiziarie e personali di Berlusconi, mentre il centro destra della nostra città è occupato a pensare alle alleanze per le prossime elezioni amministrative, apprendiamo che il tasso della disoccupazione giovanile in Italia è cresciuto fino al 29% (dati Istat).
 Purtroppo, si tratta del tasso più alto dal 2004 a oggi. Il campione preso in considerazione dall’Istat riguarda giovani fino a 24 anni, quindi, a mio avviso la situazione è peggiore visto che ci sono molti disoccupati tra i 25 e i 35 anni, per non parlare poi della disoccupazione femminile che sicuramente è a livelli più alti. La precarietà, l’insicurezza, la mobilità, il tramonto del posto fisso a tempo indeterminato, la mancanza di tutele, il basso livello retributivo, sono tutti elementi di profonda riflessione. Centinaia di migliaia di giovani dalle imprese private agli studi professionali vivono ogni giorno il dramma di un lavoro instabile e senza tutele, giovani “professionisti” che sotto l’ombra di uno pseudo- lavoro autonomo in realtà svolgono un lavoro senza regole né tutele, ma soprattutto senza la garanzia di una formazione adeguata al tipo di specializzazione professionale per la quale stanno lavorando. Giovani imprenditori, proprietari di locali commerciali, si ritrovano oggi ad affrontare la crisi che investe il nostro paese e la nostra città, completamente da soli dovendo combattere con le tante e lunghe pratiche burocratiche che di fatto portano scoraggiamento e insicurezza.

Per non parlare poi, delle attività commerciali del centro storico che si ritrovano a combattere contro le politiche “senza senso” attuate da questa amministrazione a favore dei centri commerciali e quindi della grande distribuzione. Questo è il quadro preoccupante che emerge dalle tante lamentele e preoccupazioni da parte di tanti giovani ragusani, ma nessuno se ne accorge. Un’intera generazione vive senza certezze presenti e future. Per porre rimedio a tutto ciò, ci vogliono azioni politiche serie e concrete: bisogna prevedere uno sconto sugli oneri concessi o sugli oneri di urbanizzazione per gli insediamenti produttivi nuovi oppure una dilazione degli stessi in più anni rispetto a quelli previsti. Per le attività già esistenti potrebbe prevedersi uno sconto, sempre per chi assume un giovane ragusano, sulle imposte comunali.

Nel contempo si potrebbero far partire corsi di formazione professionale finanziati dal Comune e avviare un processo di prepensionamento per i dipendenti comunali in modo da inserire energie nuove all’interno della macchina amministrativa. Inoltre, bisognerebbe attuare un’azione politica concreta ed efficace rivolta ai commercianti del centro storico, perché non vogliamo assistere al loro fallimento, non vogliamo più vedere i “negozi” chiudere a causa dell’insufficienza di questa amministrazione che, in questi anni, ha penalizzato il centro storico, invece di rivalutarlo. Noi, insieme al nostro candidato a Sindaco, Sergio Guastella, pensiamo che sia necessario SOSTENERE L’OCCUPAZIONE attraverso politiche specifiche, perché il lavoro è un diritto ma è anche una libertà. Noi ci stiamo impegnando, nonostante siamo in piena campagna elettorale, affinchè questa realtà a Ragusa possa cambiare, noi pensiamo che un problema così grave in merito all’incertezza sul futuro delle nuove generazioni debba essere risolto il più presto possibile. Noi stiamo lavorando insieme ai giovani, raccogliendo le loro proposte, le loro testimonianze e le loro lamentele, per cercare di trovare delle soluzioni concrete per il bene di tutti.

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