venerdì 28 dicembre 2012

A Ragusa, tagli per oltre 140,00 euro nei Servizi Sociali.


Gli effetti devastanti per il Paese dell’involuzione politica e culturale sono sotto gli occhi di chiunque abbia abbastanza onestà intellettuale da volerli riconoscere. L’aspetto, però, sul quale soffermarsi a riflettere riguarda come la deriva populista e demagogica del ultimo ventennio abbia contagiato non solo la “casta politica”, ma, come cancrena, tutti i livelli istituzionali tra i quali quello più vicino al cittadino, in termini gerarchici e di rappresentanza territoriale, che è il Comune.

I Servizi Sociali del Comune sono, da sempre, lo strumento con il quale le Amministrazioni entrano in contatto con il disagio sociale e le necessità materiali e psicologiche della popolazione. Come purtroppo sappiamo, però, per troppi la politica è pura immagine: propaganda spot, una certa concezione dei lavori pubblici e vuote iniziative d’immagine (utili solo per ottenere reazioni emotive dal cittadino) sono i soli riferimenti per i cacciatori di poltrone e per chi sgomita in politica avendo come unici obiettivi “vittoria” personale, autoreferenziazione ed occupazione del potere.

La gestione amministrativa adottata dalla giunta Dipasquale non ha sicuramente dato i buoni frutti. 

Il Comune di Ragusa, ad oggi, si trova con tanti debiti da dover pagare a breve termine, pertanto il nuovo Commissario ha già annunciato nuove tasse e tributi. Insomma, il 2013 non sarà un anno prosperoso per i ragusani. 

In questo contesto, a farci le spese è, ovviamente, il cittadino fruitore dei servizi sociali perchè, secondo la logica perversa di chi amministra, uno, due, dieci casi che "costano" al Comune determinate cifre possono, sommati, coprire la toatalità o buona parte della spesa di un'opera che potrebbe garantire visibilità personale (e quindi sopravvivenza politica) oltre che rinsaldare rapporti nell'intreccio politica-affari.

A tal proposito, vediamo come il dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Ragusa firma una determina che taglia al settore 143,135 euro. La voce più consistente riguarda i sussidi per gli indigenti.

I tagli riguardano esattamente:

- il funzionamento e iniziative della Consulta Giovanile Comunale (2.000 euro);

- iniziative nel campo sociale e assistenziale (9820 euro);

- centri diurni (1000 euro);

- centro diurno anziani e attività connesse (1500 euro);

- soggiorni climatici ed attività ricreative anziani (2000 euro);

- assistenza economica ed integrazione sociale degli indigenti (47.075, 50);

- iniziative e attività ricreative per anziani (500 euro);

- assistenza domiciliare anziani (15.000 euro);

- contributi per progetti e iniziative di solidarietà internazionali (5.000 euro);

- co-finanziamento Ragusa buono socio-sanitario (36.000 euro);

- co-finanziamento Ragusa e Comuni del distretto 44 - progetto Apq (25.240,47 euro).

La manovra di riequilibrio finanziario voluta dal nuovo Commissario, che deve necessariamente risanare le casse comunali, toccherà le fasce più deboli.

Inoltre, il dirigente del settore, Santi Distefano, ha preso la decisione di decurtare le somme investite per l'assistenza agli anziani riducendo le ore settimanali di assistenza. 

Tutto ciò a causa della mancanza di approvazione da parte del consiglio Comunale dell'aumento dell'Ici (che sarebbe stata circa 40 euro all'anno). Ovviamente, i tagli ci sarebbero stati comunque ma non così drastici per un settore molto importante come quello dei Servizi Sociali. 

Bisogna recuperare - ha dichiarato il Commissario Comunale - circa 6 milioni di euro a causa della bocciatura dell'aumento dell'Imu. 

Il piano dei tagli e tributi prevede un risparmio immediato di 200mila euro entro il 2012, mentre la restante parte sarà spalmata per tutto il 2013. 

Con questa somma saranno estinti 6 mutui che risalgono al 2000 e pesano sulle casse comunali. 

Mi limito a ricordare che lo scopo dell’Imu che è stata inserita nella finanziaria 2012 ha lo scopo di restituire agli enti locali una parte dei trasferimenti dello Stato che sono stati cancellati. 
Ho sempre sostenuto che l’equilibrio fra entrate e uscite del bilancio comunale è sempre stato precario. Sono state fatte troppe spese!! Quindi, è necessario intervenire su forme di aumento delle entrare del comune al fine di permettere alla parte corrente del nostro bilancio di avere un decoroso equilibrio. Questo è l’obiettivo del Commissario sin dall’inizio del suo mandato che spera di consolidare  il bilancio 2013 in maniera tale di permettere alla città di riprendere anche un percorso di investimenti a partire dalla prossima legislatura. Tenendo conto di tale obiettivo, che condivido, credo che bisogna pensare ai tagli in modo equo cercando di non pesare sulle famiglie che sono in difficoltà e sulle persone più bisognose. Bisogna tener conto anche del momento di crisi che stiamo attraversando e pertanto ritengo che i circa 140,000 euro di tagli sono davvero  tanti e ingiusti.
Il Commissario è una figura tecnica che ha dimostrato di essere capace a fare i conti con i numeri ma non di certo con le persone. Ci sono gli indigenti che da diversi giorni protestano davanti al Comune dormendo tutte le notti sul marciapiede in attesa che il Commissario un giorno li possa ricevere.
Credo  pertanto che il nuovo Commissario abbia un minimo di buon senso e possa decidere di ascoltare persone che in questo momento stanno vivendo momenti difficilissimi.
Ricordo, al Commissario, che sta cercando di salvare le casse comunali, che prima di pensare ai tagli in un settore così delicato dovrebbe evitare di assumere ulteriori dirigenti, di preciso 4.
E' una vergogna lasciare in mezzo ad una strada delle persone bisognose! Siamo arrivati al punto che non esiste nemmeno un briciolo di umanità, di solidarietà nei confronti di chi soffre, di chi non ha una vita facile e serena e di chi costantemente lotta contro la povertà.
Resterò vicina agli indigenti protestanti e lo farò anche nel giorno di Capodanno perchè queste persone meritano tanto affetto e vicinanza. Mi auguro che il nuovo Commissario possa fare qualche passo indietro altrimenti provvederemo ad organizzare una protesta più partecipata.


Valentina Spata

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