mercoledì 2 gennaio 2013

Il modello politico "Peppe Calabrese" è un fallimento. L'ennesima sconfitta, l'ennesima mortificazione del Capoluogo.



Il risultato delle primarie del Pd del capoluogo ragusano rappresenta l'ennesima mortificazione per il nostro partito e per l'intero territorio, causata da una classe dirigente incompetente e poco responsabile. 

A distanza di pochi anni dall'elezione del Segretario Peppe Calabrese e dall'insediamento della sua blindata e militarizzata segreteria ci troviamo a subire, ancora una volta, una vergognosa sconfitta. 

Ricordo a tutti che abbiamo perso le amministrative nel 2011 con un pessimo risultato della lista del Partito Democratico che ha visto concentrare i voti di mezzo partito esclusivamente sul nome del Segretario. 

Ricordo altresì, che nonostante Calabrese non è mai riuscito a trovare l'unità necessaria all'interno del partito, ha voluto candidarsi anche alle regionali, candidatura da me personalmente non condivisa e non sostenuta. 
Più che una candidatura, a mio avviso, è stata un'impostura personale ed un furto per la democrazia del nostro partito e del nostro territorio. Dietro il tentativo di far passare questa sua disponibilità a candidarsi sempre, ovunque e comunque come un sacrificio, si nasconde chi, travestito da arbitro, ha fatto di tutto per far perdere una squadra che aveva tutte le possibilità per essere vincente. 

Il modello politico "Calabrese", ritenuto da lui e da chi lo circonda vincente in quanto rappresentativo di rinnovamento e di cambiamento, è assolutamente fallimentare. Mi chiedo, ma il "rinnovamento", per il Segretario del Pd ragusano, vuol dire candidarsi ad ogni competizione elettorale senza dare spazio ad altri militanti ed iscritti che si impegnano quotidianamente? Perchè se questo è rinnovamento allora ho fatto bene a prendere le distanze da questo modello politico che è più vecchio della preistoria. 

La politica è una cosa seria, è spirito di servizio e non interesse personale. Ricoprire ruoli politici importanti, come quello che ricopre Peppe Calabrese, vuol dire avere la capacità di fare sintesi, di dare risposte concrete ai cittadini, di creare un'alternativa credibile e competitiva ma soprattutto di riuscire ad ottenere risultati importanti che agevolano non solo il nostro partito ma anche la nostra città. 

Un segretario competente e degno di ricoprire il ruolo di guida e di gestione di un partito politico come il Pd, non avrebbe mai permesso che nel capoluogo si fossero presentate quattro candidature facendo disperdere voti e non permettendo l'elezione di nessuno di loro. Non era mai successo nella storia della sinistra della nostra città che Ragusa non avesse nè il deputato regionale, nè il deputato nazionale. Non era mai successo che un Segretario di partito, che dovrebbe far votare per tutti i candidati ragusani, contribuisse a far eleggere candidati di altri comuni discreditando in modo agguerrito ed incomprensibile la candidata donna, espressione del pd di Ragusa. Un segretario di un partito non può permettersi di far prevalere motivazioni personali e non politici nei confronti di una persona che rappresenta la candidatura di tutti gli iscritti al pd ragusano allo stesso modo delle altre.
Tutto ciò è inammissibile e ingiustificabile perchè il Segretario Calabrese non può agire con egoismo e irresponsabilità pensando che solo lui può essere il protagonista di un progetto politico che tutti abbiamo costruito con grande sacrificio. Questo uomo ha manie di protagonismo davvero preoccupanti!!

Sono rimasta davvero allibita leggendo il comunicato stampa firmato dalla segreteria del Pd di Ragusa e soprattutto quando ho letto le seguenti dichiarazioni: "Aggiungiamo con rammarico che la Barone mai ha inteso chiedere sostegno al gruppo che oggi fa riferimento al segretario cittadino, pur sapendo che lo stesso aveva compiuto un passo indietro". Io credo che il sostegno di un candidato dello stesso partito non si deve chiedere perchè è naturale che avvenga, a prescindere dal benestare del Segretario che sicuramente ricopre un ruolo importante ma che deve rispettare la volontà di tutti senza nessuna discriminazione. 
 Mi chiedo: ma questo segretario chi si crede di essere?? Invece di pensare ai tanti problemi che la nostra città sta affrontando, invece di pensare alle tante famiglie in difficoltà, agli indigenti che da giorni protestano di fronte al Comune, questa "specie" di dirigente politico pensa ad attaccare e criticare chi, come la Barone, ha portato un grande contributo al nostro partito. Invece di ammettere la sua evidente incapacità a tenere unito e a rendere forte il circolo del capoluogo, pensa a criticare chi si è speso con servizio per l'intero partito. 

Calabrese, per l'ennesima volta ha dimostrato scarsa considerazione per la classe dirigente, che nel nostro territorio lavora e ha radici forti che lui mai potrà avere. E non è possibile parlare di democrazia e di confronto aperto se ci si affronta con arroganza, senza lealtà, senza strategie politiche che dovrebbero rendere più forte il nostro partito e soprattutto senza consapevolezza che la politica si fa per spirito di servizio e per il bene collettivo.

Ho cercato tante volte di credere che qualcosa poteva cambiare in casa Pd a Ragusa, ma adesso sono certa che ogni speranza è stata spazzata via e che Calabrese non riuscirà mai ad unire un partito che vive oggettivamente delle difficoltà enormi. Per fare sintesi abbiamo bisogno di una figura ragionevole, competente e soprattutto capace di affrontare le divergenze con calma e pazienza. Per questo ritengo che l'unica scelta matura che possa fare il Segretario del Pd Calabrese è quella di dimettersi dando spazio a chi ha maggiori capacità. Mi auguro che non abbia intenzione di candidarsi a Sindaco per le prossime amministrative perchè la città di Ragusa merita di avere un governatore serio, capace di ascoltare i bisogni dei cittadini e soprattutto  capace di trovare soluzioni immediate ai problemi e progettare programmi di crescita lungimiranti ed efficaci. 

Con profondo  rammarico, 
Valentina Spata

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