domenica 6 gennaio 2013

L’ENAIP (ENTE DI FORMAZIONE PROFESSIONALE) DI RAGUSA NEL BEL MEZZO DI UN CICLONE.



Il Segretario della Fesica Confsal, Valentina Spata, lancia accuse pesantissime contro il presidente delle Acli Cavallo.

E’ arrivato il momento di fare chiarezza sulla vicenda dell’En.A.I.P. di Ragusa, in particolar modo sulla gestione dell’Ente. Sono rimasta basita rispetto all’intervento del Presidente provinciale delle Acli di Ragusa, Rosario Cavallo durante il convegno sul Welfare tenutosi qualche settimana fa con la presenza del Vice Segretario Nazionale Acli, Santino Scirè. In occasione di quel convegno, Cavallo, ha accusato l’attuale Presidente della Regione, Rosario Crocetta, di voler fare “una caccia alle streghe” chiedendo ai dipendenti degli enti di formazione un’autodichiarazione per rendere nota l’eventuale parentela con deputati regionali e politici vari. Il Presidente delle Acli ha inoltre sottolineato come Crocetta parli “della formazione professionale siciliana, senza tener conto che oggi ci sono migliaia di famiglie che non prendono lo stipendio da 10 mesi e stanno VENDENDO L’ORO PER MANGIARE”. Le accuse di Cavallo hanno anche riguardato il Presidente Nazionale delle Acli, Andrea Olivero, per aver dichiarato la sua ascesa in campo a fianco di Montezemolo senza prima dimettersi dalla sua carica. Rosario Cavallo ha inoltre parlato di “casta”, ma a mio avviso, dovrebbe tenere presente che anche lui appartiene alla “casta” di coloro che ricoprono tantissimi incarichi, peraltro incompatibili: Presidente Provinciale delle Acli di Ragusa; Vice Presidente Regionale delle Acli; Direttore centro En.A.I.P. Ragusa; Vice Presidente Provinciale dell’En. A.I.P. di Ragusa. Tanti gli imbrogli e le irregolarità che avvengono all’En.A.I.P. di Ragusa, di cui il Sig. Cavallo è Vice Presidente provinciale e Direttore di centro. Mogli di direttore passati ad hoc dagli interventi ai servizi formativi per garantirsi almeno uno stipendio al mese. Mogli che prestano la propria attività lavorativa in un settore diverso per il quale sono stipendiati; parenti e amici che, proprio per la vicinanza alla dirigenza non possono rifiutarsi dal recarsi al lavoro anche in presenza di cassa integrazione; assunzioni fatte in base a criteri personali e fuori da ogni norma di legge (assunzioni fatte dopo il 30 dicembre del 2008); personale che deve ricevere stipendio per il lavoro svolto all’Ente nel 2004; allievi che devono ricevere il loro compenso per i corsi frequentati; denunce e cause vinte dai dipendenti nei confronti dell’Ente. Ma la cosa che fa più rabbia è che tutti i dipendenti dell’En.A.I.P. soffrono per colpe non proprie continuando a lavorare senza ricevere nessun compenso economico e nessuna gratificazione personale. E come è possibile che l’Ente trovi i soldi per pagare i fornitori, le cause perse contro i dipendenti e tanto altro ancora, ma non ci sono i soldi per pagare i dipendenti quando risulta che la Regione Siciliana ha erogato l’intero finanziamento per l’anno 2011 all’En.A.I.P. di Ragusa. 
Il Sig. Cavallo al convegno sul welfare parla anche di politica e di etica, cercando di fare la morale agli altri senza guardare se stesso. Si scandalizza del fatto che il Presidente Nazionale delle Acli non si sia dimesso per candidarsi alle politiche e poi lui stesso ha utilizzato le Acli per la campagna elettorale dell’On. Aiello. Inoltre, nel parlare di “casta” ha già dimenticato che è stato, pochi mesi fa, consulente dell’Assessore all’agricoltura della Regione Sicilia.
Ciò che mi lascia maggiormente perplessa sono i componenti del Consiglio Provinciale delle Acli: la moglie, il suocero, la cugina (che per restare in famiglia potrebbe essere il futuro presidente delle Acli Ragusa), il compare e altri amici che per la maggior parte, eccetto qualcuno, provengono tutti da Vittoria e Chiaramonte. In particolare possiamo accertare che ci sono ex dipendenti della Fiera Emaia di cui il Sig. Cavallo era Presidente quando l’On. Francesco Aiello era sindaco di Vittoria.
Insomma, alla faccia della “casta” e di parentopoli!! Le Acli della Provincia di Ragusa appaiono come una vera azienda a conduzione familiare che riporta la stessa identica gestione all’interno dell’En.A.I.P., l’Ente di formazione professionale che fa riferimento all’Associazione Cattolica.
L’Enaip di Ragusa, anzicchè, essere un Ente, dove l’amore per il prossimo e la solidarietà sono punti fondamentali, invece, a causa dell’attuale presidenza favorisce la perdita di dignità dei suoi dipendenti e ancor peggio discrimina persone svantaggiate quali i disabili. Difatti, le famiglie dei ragazzi disabili di Vittoria che frequentavano i corsi ad hoc all’En.a.i.p di Ragusa, sono andate dal Sindaco Nicosia per chiedere aiuto in merito alla sospensione del servizio trasporto, garantito prima dall’ente, che permetteva i loro figli di raggiungere e frequentare i corsi di formazione in questione. Non riesco a spiegarmi per quale motivo Cavallo, che rappresenta i principi cristiani delle Acli, abbia sospeso un servizio così importante, che garantiva la partecipazione di tanti ragazzi disabili ai corsi specifici. Non era mai successo che i corsi dei disabili venissero gestiti così in malo modo e che addirittura venisse privata la partecipazione ad alcuni di loro. Questo è un fatto davvero grave e vergognoso che meriterebbe maggiore attenzione! Un fallimento totale di questa dirigenza che sta portando al baratro il lavoro svolto da tante persone in tutti gli anni di gestione dell’ente e delle Acli portando alla diminuzione di più del 50% dei corsi (da 45 a 15 in tutta la provincia).

Ha ragione Santino Scirè, Vice Presidente delle Acli Nazionali, presente all’ultimo convegno Acli di Ragusa, nel dire che “la gente non sa più dove sta il bene ed il male”. Se lui stesso aprisse gli occhi e guardasse in fondo a tutti gli imbrogli e le illegalità che si riscontrano all’interno delle Acli ragusane ma anche e soprattutto dell’En.A.I.P., forse capirebbe che Crocetta ha perfettamente ragione a fare la “caccia alle streghe” e a dire semplicemente la verità a differenza di quanto è stato fatto in tutti questi anni.

Sono certa che con l’ottimo lavoro di controllo che sta svolgendo il Presidente della Regione Siciliana, insieme all’assessore Scilabra, tutti i nodi verranno al pettine. Sono tanti i lati oscuri di questo ente ma faremo qualsiasi cosa per fare luce e denunciare tutte le irregolarità che stanno gravando sulla pelle dei dipendenti.
La caccia alle streghe è già iniziata, ne abbiamo trovata una: “Rosario Cavallo”.

Il Segretario della Fesica Confsal

Valentina Spata

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