mercoledì 20 gennaio 2010

PRIMO TRAGUARDO DEL PD ALL'ARS.. NO AL NUCLEARE

Clamoroso all’Ars, la Sicilia dice no al nucleare


Definirla turbolenta è dir poco. La seduta di ieri dell’Assemblea regionale siciliana ha avuto un andamento così contraddittorio da delineare quello che sarà lo scenario futuro. E soprattutto la prova della nuova alleanza “sulle riforme” e sulle “cose concrete” fra il blocco Mpa-Gruppo Sicilia e il Pd.

Stanotte sono stati approvati all’unanimità dei presenti tre ordini del giorno di rilevante importanza.

Soprattutto il primo: la Sicilia dice No al progetto del ritorno all’energia nucleare promosso dal governo Berlusconi, e si allinea così alle altre 13 regioni italiane che si sono già espresse contro.

Una bomba politica certamente.
L’ordine del giorno approvato era firmato dai deputati del PD Giovanni Barbagallo e Giacomo Di Benedetto,
i quali hanno contemporaneamente depositato

un disegno di legge per il divieto di installazione di centrali nucleari nel nostro territorio.

È stato lo stesso presidente Lombardo ad esprimersi a favore, in pratica accantonando un certo atteggiamento possibilista mostrato nei confronti del governo. Ma il consenso alla mozione serpeggiava già a Sala d’Ercole: pidiellini ed uddiccini manifestavano pure la loro contrarietà al nucleare. Conclusione: unanimità.

Ugualmente sono passati altri due odg: uno che chiede “il ripristino delle condizioni agevolative delle zone franche urbane”, e l’altro “la salvaguardia dei dirigenti scolastici assunti in Sicilia dal 2005”.

Prove pratiche di come questioni importanti pur mantenendo le differenze politiche e di principio. “Non possiamo tornare indietro in una Regione che già esporta energia- scrivono i due deputati pidiini – La nostra Isola è una grande piattaforma per le politiche energetiche”.

Sostanzialmente, la Sicilia dovrà puntare su un piano energetico regionale che punti sulle fonti rinnovabili e sull’efficienza energetica,

“nell’ottica di una politica energetica basata su tecnologie moderne ed innovative, che garantiscano uno sviluppo sostenibile del sistema economico e produttivo regionale”.

È questo quel che conta della seduta di ieri.

Il Pd incassa e va avanti con la prima vera, concreta vittoria su una decisione a dir poco importante e cruciale come il decisivo rifiuto della Sicilia alla politica energetica del governo Berlusconi e la promozione delle energie rinnovabili.

PD SICILIA

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