domenica 15 luglio 2012

Accordo UE Marocchino: colpisce duramente l'agricoltura italiana e siciliana.




E’ allarme sulle conseguenze dell'accordo commerciale siglato tra l'Unione Europea e il Marocco che "non interpreta le ragioni dell'agricoltura mediterranea ma piuttosto quelle delle lobby e delle grandi industrie del centro-nord europeo a danno dell'economia meridionale, siciliana e anche di quella marocchina. Il testo prevede l'apertura delle frontiere del Paese ad un'economia, quella marocchina, che non e' chiamata a rispettare le stesse regole in materia di scambi commerciali e di tutela della salute del consumatore, che, invece, devono rispettare gli operatori dei settori agricolo e ittico in Europa. Si tratta, quindi, di una sfida concorrenziale che si gioca con un netto vantaggio per l'avversario.
Sostanzialmente, alle importazioni di prodotti agricoli e ittici dal Marocco. Abbassando notevolmente i dazi, infatti, le merci dell’altra sponda del Mediterraneo saranno libere di arrivare sui nostri mercati. Il rischio, ovviamente, è che saremo invasi da tonnellate di agrumi marocchini, comperati a basso costo dai rivenditori, che invece noi continueremo a pagare come sempre. 
I voti a favore sono stati 369 voti, 225 contrari e 31 astensioni. Gli europarlamentari del PD favorevoli all’accordo sono stati: Salvatore Caronna, Leonardo Domenici, Roberto Gualtieri, Antonio Panzeri, Gianni Pittella, Debora Serracchiani, David Sassoli, Francesca Balzani, Luigi Berlinguer, Sergio Cofferati, Vittorio Prodi, Silvia Costa, Gianluca Susta, Patrizia Troia, Francesco De Angelis, Guido Milana; I contrari del Pd: Pino Arlacchi, Rosario  Crocetta e Mario Pirillo (corretto al termine delle votazioni, prima favorevole); Gli assenti del Pd: Rita Borsellino e Andrea Cozzolino.

Per Fepex, l'associazione degli esportatori spagnoli, il parlamento europeo non ha tenuto conto delle gravi conseguenze che l'attuale accordo provoca già nelle zone di produzione spagnole. Nel settore del pomodoro, quest'ultimo anno l'attuale accordo ha causato la perdita di 12.500 posti di lavoro nelle regioni Andalusia, Canarie, Valencía e Murcia, con tassi di disoccupazione superiori al 30%.
Fepex deplora il fatto che questa situazione sarà estesa ad altra frutta e verdura e ad altre regioni, dal momento che il nuovo accordo prevede la liberalizzazione del commercio di quasi tutta la frutta e la verdura proveniente dal Marocco.
Si tratta di un accordo squilibrato che colpisce duramente l’agricoltura italiana e siciliana in un contesto già particolarmente difficile dal punto di vista economico e sociale’.
Quello di cui non riesco a trovare spiegazione è il silenzio assordante della classe dirigente politica e soprattutto degli italiani. In Portogallo e Spagna ci sono state reazioni compatte contro il provvedimento votato, mentre in Italia siamo impegnati a pensare ad altro. Inoltre, non comprendo come il Partito Democratico, ovvero il mio partito, consapevole delle difficoltà che sta attraversando il settore agricolo, abbiano potuto votare a favore di un accordo scellerato come questo, considerato dannoso per i nostri agricoltori.  Le conseguenze per i produttori agricoli siciliani e del Mezzogiorno d'Italia saranno devastanti. 
Gli italiani, inviati in comunità europea e i rappresentanti attuali politici, non sembrano capaci di dire mai di “no” di fronte a proposte che vanno contro gli interessi del nostro Paese, creando situazioni che giovano agli altri e mai a noi. Ci vorrebbe anche una dose di sano “egoismo” che torni a mostrare una Nazione per quello che è realmente: indipendente, senza nulla togliere alle possibilità di scambio internazionale, ma nell’ottica anche di una salvaguardia locale dei tesori che già ci appartengono da secoli. 

Valentina Spata

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