lunedì 13 dicembre 2010

Ragusa: una città morta, anestetizzata. Non ci sono spazi per i giovani!!


Tra qualche mese saremo chiamati tutti alle urne per eleggere il nuovo candidato sindaco di Ragusa; un appuntamento che ci attende per il futuro della nostra città, un futuro non soltanto amministrativo ma soprattutto politico.

Voglio iniziare il mio discorso con le parole di Fausto Raciti (segretario nazionale dei Giovani Democratici), voglio riprendere le parole pronunciate al primo congresso nazionale dei Gd: “noi non siamo la generazione dell’ anti politica, non siamo la generazione nemica dei partiti e delle istituzioni, noi siamo la generazione che ha scelto l impegno e si impegna per riprendersi in mano il proprio futuro”.

Con queste parole, voglio parlare a tutti i giovani di questa città affinchè riflettano bene sul loro futuro e su quello che questa amministrazione ha creato o meglio non ha creato per la nostra generazione.

Noi oggi siamo ancora qui, davanti ad una situazione nazionale in cui la libertà è strozzata, dove la costituzione è continuamente attaccata, la magistratura insultata, i mezzi di informazione imbavagliati (anche face book: voglio ricordare la pagina del popolo viola che è stata oscurata) la satira negata, dove la scuola pubblica diventa la scuola dei burattini, dove l’Università e la cultura vengono calpestati, dove il lavoro viene messo negli ultimi gradini di una lunga graduatoria di interessi personali, dove la crisi non viene superata e tante famiglie continuano a sopravvivere, non arrivando neanche a fine mese.

Ed è proprio di fronte a queste ingiustizie che noi giovani dobbiamo pensare alle sorti del nostro futuro e dobbiamo reagire manifestando ed informando. Dobbiamo far sentire la nostra voce con qualunque mezzo a disposizione : dalla politica attiva tanto all’ interno dei partiti quanto all’ interno delle associazioni, usando internet, leggendo i giornali stranieri, pubblicando, linkando, taggando, lottando e resistendo. Perché se ancora in Italia c’è una speranza, cari amici, cari ragazzi, quella speranza è proprio nella nostra generazione. Dobbiamo essere noi ad iniziare a ribellarci ad un sistema che sta mettendo in ginocchio il nostro paese.

Nella nostra piccola realtà le cose non sono diverse dalla realtà nazionale.

L’amministrazione che governa la nostra città non è riuscita in questi anni a cogliere le istanze dei giovani e a far diventare grande Ragusa, così come aveva promesso nei tanti slogan durante le scorse campagne elettorali.

Ragusa è una città morta, anestetizzata, ridotta allo stato vegetativo. E Noi dobbiamo gridare forte che siamo stanchi di questa paralisi. Noi vogliamo una città che apre tante opportunità ai giovani. Opportunità di lavoro, di divertimento, di socializzazione, di incremento del turismo.

Cosa ha fatto questa amministrazione per i giovani? Niente, completamente niente. Ha vietato il respiro alle giovani generazioni. Non si può andare a ballare se non in una sola discoteca perché non si rilasciano licenze per il ballo, perché la burocrazia è troppo complessa e lunga; non si può andare a bere dopo le due perché questa amministrazione è l’unica in provincia che attua rigidamente una ordinanza che vieta la somministrazione degli alcolici dopo le due per prevenire incidenti vari, ma non considerando che, come abbiamo già visto in estate, i giovani ragusani si spostano verso altre mete come Pozzallo o addirittura Vittoria e Scoglitti, aumentando ancor di più i rischi.

Capisco che l’ordinanza è nazionale, ma in questi mesi sono stata a Roma, Milano, Napoli, Venezia, Catania, Palermo, Agrigento e non ho trovato un solo locale che dopo le 2 non somministrava bevande alcoliche.

I giovani non possono essere nemmeno liberi di investire per avere un lavoro a Ragusa. Tanti ragazzi hanno investito soldi per aprire un locale sia a Marina di Ragusa che a Ragusa Ibla e pare che questa amministrazione è accanita contro di loro. In estate i locali sono stati limitati a mettere pochissimi tavolini a ridosso del loro locale perché occupavano molto spazio in un lungomare di 10 metri quadri dove lo spazio avrebbe permesso tranquillamente la passeggiata alle famiglie ragusane.

A Ragusa Ibla ultimamente, i vigli urbani hanno multato ragazzi, ovvero proprietari di locali che non avevano esposto il cartello “vietato somministrare alcolici ai minori di 16 anni” o che avevano i tavolini senza autorizzazione. Bè ci sono locali che hanno pagato l’occupazione del suolo pubblico per 4 metri a Marina di Ragusa e poi i metraggi sono stati ridotti di 2 metri ed il Comune non ha restituito la differenza della cifra pagata ai legittimi proprietari.. penso che ci vorrebbe una multa con mora per l’amministrazione a tal riguardo.

Capisco bene che bisogna rispettare le regole ma non capisco perché questa amministrazione lavora solo per mantenere il consenso di alcuni e non per il bene collettivo e soprattutto a favore dei giovani.

Si costruisce il porto, il lungomare nuovo, si fa diventare Ragusa Ibla patrimonio dell’Unesco e poi non si danno i servizi ai turisti negando loro anche di sedersi per bere un Cocktail. In estate ricordo che erano in tanti i turisti a lamentare la mancanza di locali a Marina e soprattutto la mancata possibilità di bere qualcosa di alcolico dopo le 2. Non esiste in nessuna parte d’Italia e dell’Europa una situazione simile a quella che si è creata nella nostra città. Se andiamo in giro per l’Italia i locali sono pieni, hanno tutti le autorizzazioni a tenere i tavoli per tutto l’anno fuori con le relative coperture nei mesi invernali e non hanno problemi di orari di somministrazioni varie.

Per non parlare, poi, che in questa città la musica è vietata nei locali perché non appena si alza un po’ di più il volume è subito guerra tra i vigili e i proprietari dei locali.

Anche il mondo dell’associazionismo, porta avanti le proprie lamentele perché questa amministrazione non ha dato modo a tanti ragazzi di riunirsi attraverso un luogo comune che il Comune avrebbe potuto e dovuto mettere a disposizione, ma che invece ha dato ad associazioni di persone vicine, amiche che di certo non possiamo chiamare “Gente Comune”.

Insomma, Ragusa oggi diventa una città per anziani. Cari ragazzi, ora che ci hanno tolto anche l’Università conviene che tutti andiamo via e investiamo altrove dove c’è sicuramente più libertà e più opportunità, oppure, insieme, tutti quanti lottiamo contro questo sistema che sta paralizzando la nostra città ma ancor di più il nostro futuro.

E’ necessario spezzare questo sistema che una classe politica miope, indegna, attaccata a comode poltrone e vecchi e polverosi divani ha creato in tutti questi anni, è necessario tornare ad indignarsi, è necessario unirsi ed è necessario urlare; urlare che siamo stufi di una città anestetizzata, ormai ridotta in stato vegetativo, urlare che siamo stufi di una città priva di scelte concrete riguardanti le politiche giovanili, urlare che siamo stufi di una città priva di sbocchi lavorativi, urlare che siamo stufi di una città priva di un futuro concreto che anni e anni di amministrazione di destra hanno reso sempre più cupo e più scuro. E’ quanto mai necessario un ricambio doveroso e necessario della classe politica della nostra città, per una politica che sia ancora figlia dell’ entusiasmo, della passione e della partecipazione, che abbia come unico interesse il BENE della città e dei suoi cittadini.

Ed è per questo che vi invito a riflettere e a pensare bene al vostro futuro!!!

Noi ci siamo e restiamo a disposizione di quanti di voi vogliono dialogare con noi.

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