martedì 31 gennaio 2012

ULTIMI GIORNI DA SEGRETARIO. GD: UN'ESPERIENZA CHE NON DIMENTICO.





Care amiche e cari amici,

qualcuno definisce la politica “la sfera delle decisioni collettive sovrane” (Sartori), altri, “l’arte di costituire, organizzare, amministrare lo Stato e dirigere la vita pubblica (De Voto); altri ancora, evitano di interessarsi della politica, in quanto essa è definita “il male collettivo”, quella che non si interessa del benessere comune. Io, personalmente, penso che comunque la vogliamo intendere, è certo che ogni fatto di vita che ci appartiene non può sottrarsi alla politica.
La politica, quindi, come diceva Giorgio La Pira è “un impegno diretto alla costruzione della società in tutti i suoi aspetti, è un impegno verso gli altri che deve portare con sé gli sforzi di una vita tutta tessuta di prudenza, ascolto, tolleranza, onestà, giustizia”.
Così, come nel mondo ci sono i “cattivi” e i “buoni”, esiste la politica “buona” e quella “cattiva”. E come sempre non bisogna farne di tutta l’erba un fascio.
“Respiriamo politica come aria, e non c’è ne accorgiamo. Vi siamo immersi ogni giorno e non la riconosciamo, spesso influenzati da un clima che ai nostri occhi la svaluta come qualcosa di estraneo alla nostra vita, addirittura pensando che sia qualcosa da difenderci”. A mio avviso la politica è cultura, è storia dei nostri antenati, di ognuno di noi e del nostro paese. La politica è vita. E siamo proprio noi la sua vita. La politica siamo noi. E il suo senso è quello di credere che c’è la possiamo fare. Partendo dal “NOI”, donne, uomini, giovani, tutti insieme partecipando attivamente a cambiare il “come della politica”, ovvero il modo in cui si propone al giorno d’oggi.
Sin da quando ero piccola, ho avuto la percezione che la politica fosse importante per la vita dell’uomo. Sono stata sempre convinta del fatto che la partecipazione rendesse libero l’uomo. Libero di esprimersi, di decidere, di confrontarsi, di sbagliare.. Libero!!
E crescendo, io, ho scelto di essere Libera e quindi di partecipare attivamente alla vita politica del mio Paese, della città in cui sono nata e vivo. Libera di esprimere le mie idee per cercare di cambiare tutto ciò che lamento. Perché lamentarsi non basta. Bisogna essere attivi, bisogna essere propositivi e bisogna essere preparati per contribuire al cambiamento che attendiamo da tempo e di cui tanto si parla. Per questi motivi ho messo al servizio del mio partito, il PD, e soprattutto a servizio della collettività, il mio impegno.
La mia è una storia di impegno sociale e politico, una storia comune che ho condiviso con tanti altri giovani.
Da sempre ho unito, alla passione politica, il volontariato nelle associazioni e l’impegno con i giovani al servizio della mia città, del mio Paese..
Sono cresciuta politicamente e civilmente credendo nei valori della famiglia, dell’ambiente, dell’impegno nel sociale, delle risorse per il futuro. Ho coltivato questi valori prima nella Sinistra Giovanile, di cui sono stata Segretario nel 2006 e poi nei Giovani Democratici. Nel febbraio del 2009 sono stata chiamata e ho scelto di ricoprire il ruolo di segretaria dei Giovani Democratici di Ragusa. Pochi mesi più tardi, sono stata scelta come membro di esecutivo regionale. Ancora oggi, faccio parte della Direzione Nazionale dei Giovani Democratici.
All’interno dei Giovani Democratici ho portato, insieme al mio gruppo, avanti tante battaglie di impegno sociale e civile rivolte anche al mondo delle associazioni. E ne sono fiera. Io posso dire: “Qualcosa ho fatto”, non sono rimasta ferma a lamentarmi di ciò che non mi piaceva, ma nel mio piccolo, ho contribuito a cambiarlo.
Alla luce di tutte le attività svolte mi sono convinta che la politica può essere una “cosa buona” solo se ciascuno di noi, in quanto cittadino di questo paese, è ben informato e può pienamente esercitare il diritto-dovere di partecipare attivamente alla vita sociale, economica e politica del proprio territorio, dando un’impronta fondamentale al cambiamento. Tuttavia mi son resa conto che manca, nella maggior parte delle persone, la coscienza civica, cioè la consapevolezza di essere parte integrante e attiva del territorio in cui si vive e di poter essere determinante per i cambiamenti. Dobbiamo avere la convinzione che è possibile cambiare le cose chiedendoci non cosa i “politici” possono fare per noi, ma cosa noi stessi possiamo fare in prima persona. E sono convinta che se, in Sicilia, tutti ci chiedessimo “cosa possiamo fare noi per la politica”, le cose potrebbero cambiare. La mia Regione, ha visto nascere e radicarsi un sistema clientelare che ha portato i siciliani, in tutti questi anni, a consegnare il potere di governarci a persone che hanno utilizzato la politica per fini personali. Persone che si sono arricchite attraverso i sacrifici dei siciliani e che oggi ci stanno consegnando la nostra bellissima isola con un deficit forse irrecuperabile. E siamo proprio noi, popolo siciliano, a doverci fare un esame di coscienza, perché non solo abbiamo contribuito ad eleggere questa classe dirigente, ma siamo rimasti fermi ad aspettare che qualcuno facesse il nostro bene. Ed è proprio in questo che abbiamo sbagliato e continuiamo a farlo.
E per questi motivi, non finirò mai di dire ai giovani, ai miei coetanei, di avvicinarsi alla politica, perché attraverso le nostre idee, il nostro pensiero, la nostra consapevolezza, il nostro contributo, insieme possiamo certamente cambiare qualcosa, partendo dai territori e puntando sempre più in alto. Si può fare, ma ci dobbiamo provare. Non lamentiamoci solamente, ma cerchiamo di costruire l’alternativa ad un modo di far politica che non ci appartiene.

Costruiamo insieme la storia politica di ciascuno di noi.

Una storia politica, di impegno e passione. Questa è la mia storia. La voglio condividere con voi perché credo fortemente che i giovani vogliono essere resi protagonisti della loro vita e della storia futura del nostro paese.
La mia, una esperienza meravigliosa, di crescita politica ma anche e soprattutto di crescita personale. Un’esperienza che, purtroppo, sta volgendo al termine ma che mai dimenticherò. Farà parte della mia vita, insieme alle tante soddisfazioni che ho conquistato con grande sacrificio.
Lasciare la giovanile per me sarà molto doloroso, ma lascio questa esperienza ai tanti giovani della mia città che vogliono impegnarsi e attivarsi al servizio delle nuove generazioni. Il mio tempo è scaduto..adesso è il loro tempo!! Il mio impegno continuerà, comunque, a servizio del mio partito e, come sempre, della mia adorata città.

Nel concludere il mio impegno diretto al servizio dei Giovani Democratici, desidero rivolgere i miei ringraziamenti a tutti i giovani che hanno reso unico il mio percorso. Ringrazio in particolar modo, il mio Segretario Regionale, Salvo Nicosia, che mi ha sempre sostenuta e resa partecipe dell’attività e delle decisioni politiche della giovanile. Un Segretario che è stato sempre presente sia, nel circolo di Ragusa che, nella Federazione. Non è mai mancato il suo supporto, morale e pratico. Non è mai mancata la sua presenza. Una persona che, per quanto mi riguarda, ha contribuito tanto alla mia crescita politica in questi anni. Non potrei mai tradire la sua fiducia, non potrei mai desiderare un Segretario diverso da quello che ho contribuito ad eleggere lo scorso congresso. Una persona che di fronte alle mille difficoltà non ha mai mollato, e di questo tutti, oltre che a prenderne atto, dovremmo ringraziarlo. Un Segretario che oggi è diventato uno dei miei più cari amici, a cui devo davvero tanto.
Giacomo D’Arrigo, un nome ma anche una grandissima persona. Sempre disponibile ad ascoltarmi, ad aiutarmi, a sostenermi e, spesso, anche a consigliarmi. Una persona che ha arricchito molto il mio percorso politico e da cui spesso bisogna prendere esempio. Un giovane uomo di cui la determinazione è da invidiare. Uno che non si arrende mai e che con le sue capacità incassa tante soddisfazioni. Un grande amico, di cui ho la massima fiducia e stima.
Ringrazio di cuore anche , Maria Laura Maggiore, Segretario del PD di Bagheria, mia compagna di avventura in Esecutivo Regionale. La mia guida politica, la mia supporter, la mia confidente ma anche una grande amica. Si, proprio così, in politica possono anche nascere delle belle amicizie che ti arricchiscono ancor di più. E ancora un ringraziamento ad Andrea Zarbo, membro di Esecutivo Nazionale, che mi ha sempre ascoltata e sostenuta, e Domenico Rizzo, altro mio compagno in Esecutivo Regionale, il cui legame politico e di amicizia è indissolubile con entrambi.
Il mio carissimo amico palermitano Antonio Migliore che con la sua grinta e la sua voglia di fare riesce a trasmettere in me quell'entusiasmo necessario per andare sempre avanti. 

Ringrazio altresì i Giovani Democratici Siciliani con cui ho collaborato e con cui mi sono confrontata in questi anni: Alba Marino, Livio Giugliuto, Fabio Capillo, Gabriele Lo Re, Giuseppe Lo Re, Emanuel Sammartino, Alessandro Balsamo, Nelli Scilabra, Rosario Di Benedetto, Giuseppe Vetriolo, Francesco Dolce, Roberta Tripoli, Luca Mangiapane, Giovanni Pagano, Andrea Ricciardi, Francesco Barone, Francesca Raciti, Prospero Crimi, Adele Trovato, Antonio Currao, Elena Caruso e tanti altri ancora. I miei ringraziamenti vanno anche ai Gd di tutte le altre regioni che mi hanno dato il loro sostegno e che mi hanno permesso di avere un confronto democratico importante per la mia crescita politica. In particolar modo ringrazio i compagni: Antonino Castorina (Calabria), Marcello Rocco (Campania), Francesco Tonelli (Campania), Antonio Iozzi (Campania), Giovanni Di Gennaro (Campania) e Benedetto Fucà (Lazio). 

L’ultimo ringraziamento lo voglio fare ai Giovani Democratici della Provincia di Ragusa e del circolo di Ragusa che accompagnerò fino al congresso che, a breve celebreremo. Ringrazio, con tutto il cuore il Segretario Provinciale Gianni Scala, con cui abbiamo sempre condivido il percorso politico. Un Segretario che ha sempre scelto la via della mediazione cercando di risolvere i tanti conflitti che, purtroppo, sono nati durante questi anni. Un compito difficilissimo quello che abbiamo dovuto svolgere insieme ma che alla fine ha portato, ad entrambi, tante soddisfazioni che mai dimenticheremo. Un’esperienza che abbiamo visto nascere e adesso terminare ma che alla fine di tutto ci ha lasciato una stupenda amicizia che conserveremo a prescindere da tutto.

E infine, non a caso, il mio ringraziamento più caro va ai miei ragazzi della giovanile di Ragusa, in particolare, ad Andrea Caruso, Giuseppe Albora e Placido De Salvo, Ruben Bonsangue, Eva Criscione, Giuseppe Maggiore, Enrico Battaglia, Dario Molè, Andrea Cocuzza, Giovanni Gulino, Flavio Licitra, Manuel Dimartino, Ettore Albania che mi hanno sempre sostenuta e mi sono stati vicini in questa difficile e a volte impossibile impresa. Rimarranno sempre i miei ragazzi :)

Ringrazio coloro che, per il mio stesso motivo o per altri, non fanno più parte della giovanile ma sono stati i miei compagni di viaggio in questa magnifica esperienza: Mario D’Asta, Gianni Battaglia, Stefano Alicata, Turillo Ucchino, Irene Sittinieri, Lorenzo Corallo, Leandro Nigro, Stefano Scalone e Antonio Ruta.

Infine, ringrazio anche i ragazzi che non hanno condiviso il mio percorso politico e quelli che nonostante non mi conoscono, hanno scelto di giudicarmi attraverso la strada del pregiudizio.

A loro dico che io questa giovanile l’ho amata e la continuerò ad amarla. Farò di tutto per non permettere mai a nessuno di distruggere quello che è stato costruito in questi anni. La Giovanile di Ragusa ha conquistato, con l’impegno e i sacrifici, dei valori che nessuno mai aveva ottenuto: il rispetto e il coinvolgimento attivo in tutti i livelli.

Un caro Saluto!!

Il Segretario dei Giovani Democratici di Ragusa
Valentina Spata

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