mercoledì 18 settembre 2013

Protesta lavoratori Enaip di Ragusa licenziati ingiustamente. Il Presidente Nazionale delle Acli rifiuta di incontrarli.

Vado a dormire con la consapevolezza che viviamo in un Paese dove alcuni ministri si dimettono per motivi che non interessano agli italiani, dove mentre c'è gente che perde il lavoro, la casa, la dignità continuiamo a discutere di Berlusconi e ci ritroviamo con una grave crisi di Governo (che a prevederla non ci voleva un genio), dove il Presidente Nazionale delle Acli, che parla spesso di povertà, di emergenze, di lavoro, di solidarietà, si rifiuta di incontrare i lavoratori licenziati senza giusta causa dall'ente di formazione emanazione Acli che non ha pagato gli stipendi dovuti riducendo queste persone alla povertà. Viviamo in un paese dove anche la giustizia, a volte, non è uguale per tutti. E viviamo in un paese dove la maggior parte della classe politica è distante anni luce dalla realtà e dai bisogni reali della gente. Tutta questa gente la farei campare con 800 euro al mese con tutti i costi che una famiglia, spesso strumentalizzata, deve sostenere ogni mese e con tutte le ingiustizie che è costretta a subire. Ma in questo paese ci viviamo tutti noi e dobbiamo essere a noi a cambiarlo partendo proprio dai rappresentanti che scegliamo e dal contributo che dovremmo dare ogni giorno alle nostre comunità.

Sotto riporto le foto della protesta di oggi durante il convegno sulla povertà organizzato dalle Acli di Ragusa alla presenza del Presidente Nazionale. 



La famiglia Zambuto: marito e moglie licenziati solo per aver fatto dei decreti ingiuntivi contro l'Ente Enaip di Ragusa che non paga gli stipendi nonostante la Regione ha erogato il finanziamento. 



Salvatore Ebanietti. l'unico uomo al mondo che ha ricevuto 3 lettere di licenziamento. 


I lavoratori licenziati senza giusta causa

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