venerdì 8 febbraio 2013

Campagna elettorale: un contenitore privo di contenuti!



Ogni giorno siamo bombardati da numeri e ipotesi. Una società che si affida ai Sondaggi che ci confondono le idee, ci mettono ansia e preoccupazione o ci entusiasmano. Ci spronano a fare di più, a dire che possiamo farcela. 
Siamo alla vigilia delle elezioni politiche e abbiamo di fronte solo numeri che ci confondono! 
L'Italia ha bisogno di speranza, di fiducia, di riuscire a credere che nei prossimi anni "qualcosa" possa migliorare. L'Itali ha bisogno di sapere che la futura classe dirigente sia capace di fare uscire il nostro paese da questo tunnel buio che ci perseguita e che ci fa vivere una vita poco dignitosa. 
Questa è una campagna elettorale priva di contenuti. Assistiamo ad un susseguirsi di insulti, litigi, provocazioni che non costituiscono la base di un confronto costruttivo. 
Sarebbe giusto quindi un atto di onestà da parte dei politici. Ma dove sono le discussioni sull’economia sommersa (che vale secondo Bankitalia il 31,1% del Pil ), dove quelle sulla lotta alla criminalità organizzata, sulle risorse per le regioni, dove un confronto serio e sereno sull’Europa, dove un programma di riqualificazione dei beni culturali? Dove una seria discussione sui giovani e le donne, fino ad ora usati come specchio per le allodole? Dove una sulle unioni civili, il testamento biologico, dove l’eutanasia, tutti argomenti che secondo il nuovo rapporto Eurispes interessano e mettono d’accordo gli italiani. Invece di rincorrersi nel chi adottare per primo un cane o nella promessa di azioni immediate, nei primi cento giorni, nella prima settimana, al primo consiglio di ministri, sul conflitto di interessi, sul numero di parlamentari, sulla riforma elettorale, tutti argomenti importantissimi, perché non si parla di sanità? Di istruzione? È di pochi giorni fà la notizia secondo la quale negli ultimi 10 anni gli immatricolati alle università italiane sono diminuiti di quasi 60 mila unità. 
E' necessario mettere al centro del dibattito politico i grandi temi: il Lavoro, la Salute, I Diritti, La Scuola, L'Ambiente. E' necessario parlare di quali saranno e dovranno essere le politiche di sviluppo che il futuro Premier, accompagnato dai Ministri e dai Parlamentari, vuole adottare per salvare veramente l'Italia dal baratro. E' necessario parlare con la verità ai cittadini. E' fondamentale ascoltare chi vive realmente i problemi. I giovani, solo loro possono raccontare come vivono nella nostra società, il loro malessere, il loro disorientamento, la loro rabbia per la mancanza di un futuro. Solo loro possono aiutare chi, di dovere, deve porre le basi per costruire un futuro migliore. 
E poi ci sono le donne che come nel lavoro, così nella politica, sono presenti in gran numero nella base e tuttavia scompaiono man mano che si raggiungono i vertici decisionali. Io mi chiedo se possa una società, vista anche la sua crisi politica e morale, fare a meno di questo capitale umano. Perchè le donne sono una grande opportunità, una grande alternativa politica. Perchè questo paese ha bisogno del loro prezioso contributo. Il che naturalmente non significa che le donne siano migliori degli uomini, lungi da me il voler essere "femminista". 
Forse gli italiani vogliono sentirsi raccontare favole. O forse Churchill aveva spaventosamente ragione quando diceva che il principale argomento contro la democrazia è una conversazione di pochi minuti con l’elettore medio.

Valentina Spata

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