domenica 22 marzo 2009

FRANCESCHINI A UNO MATTINA: APRITE GLI OCCHI

Aprite gli occhi
Franceschini a UnoMattina: "Berlusconi è l'unico capo di governo che ignora la crisi" Migliaia di posti di lavoro scomparsi, altri ancora rischiano di saltare da qui a qualche mese. La crisi c’è e si vede. Solo il governo minimizza e sorride ai numeri in rosso. Eppure la gente lo sa, non basta l’ottimismo per arrivare a fine mese. Il PD ha chiesto più volte risposte chiare e azioni concrete per rispondere all’emergenza, per ridare fiducia agli italiani. Oggi il segretario del PD, Dario Franceschini, lo ha ribadito a ‘Unomattina’ su Rai Uno."Berlusconi non è ottimista, finge di esserlo. Non è un atteggiamento corretto, giusto e onesto, ed è diverso dagli altri capi di governo che non negano la crisi, ma la affrontano con misure concrete". Il segretario dei democratici critica severamente l'atteggiamento del premier di fronte alla crisi. "Se non hai più un euro con cosa vai a consumare? E oggi anche i redditi fissi sono appena sufficienti a vivere".Franceschini respinge quindi l'accusa della maggioranza, che dipinge il Pd come 'il partito del no': "Diciamo no alle cose sbagliate e sì a quelle giuste. Continueremo a fare così. C'entra solo il buonsenso, e in questo momento il buonsenso dice di occuparsi prima di tutto di chi da solo non ce la fa: redditi bassi, chi perde il posto di lavoro, anziani con pensione al minimo". Per questo il segretario democratico rilancia la proposta dell'assegno per chi perde il posto di lavoro: "Costa 5-6 miliardi, la stessa cifra buttata via con l'operazione sbagliata di Air France-Alitalia e con l'abolizione dell'Ici sulla prima casa anche per i redditi alti". Ma il governo "ci ha detto no, con dieci motivazioni diverse", tra cui quella del premier secondo il quale in questo modo ci sarebbe chi continua a lavorare in nero percependo al tempo stesso l'assegno di disoccupazione: "Significa pensare che l'Italia sia fatta di cattive persone".Il Pd poi, aggiunge Franceschini, avrebbe "continuato nella lotta all'evasione fiscale" per reperire le risorse necessarie a sostenere chi è in difficoltà: "Da quando governa Berlusconi, ci sono 8 miliardi di evasione in più in pochi mesi". Inoltre "avremmo fatto ripartire le imprese con le opere immediatamente cantierabili", ovvero quelle finanziate dai Comuni che invece "sono state bloccate con un'interpretazione restrittiva del patto di stabilità interno"; e "saremmo intervenuti su pensioni e salari bassi, per far ripartire i consumi e quindi l'economia". Infine, "bisognerebbe forzare il sistema bancario a non chiudere le linee di credito alle Pmi".Nel suo intervento alla trasmissione di Rai Uno, Franceschini commenta anche il piano casa che il governo ha proposto in questi giorni. "Far lavorare le Pmi dell'edilizia è utile, - ha affermato - ma danneggiare la qualità delle città, dei centri storici e del paesaggio, che è ciò che ci rende davvero unici, non si può fare. E' tutta immagine".Il leader dei democratici, dunque, boccia l'annuncio di Silvio Berlusconi di un intervento per rilanciare il settore delle costruzioni lasciando liberi di ampliare del 20% la cubatura degli edifici. "Quando il premier dice che con il 20% di cubatura in più ognuno può avere due stanze in più nella propria villetta, si capisce che idea dell'Italia ha Berlusconi... Chi vive in un condominio, chi è in affitto, chi abita nei centri storici, cosa amplia?".Comunque "aspettiamo di vedere cosa esce concretamente come ddl da parte del Cdm".Durante l’intervista Dario Franceschini parla anche delle nomine Rai e nega, dopo il no della maggioranza a Petruccioli, di avere una rosa di nomi per la presidenza della Tv pubblica e anzi ricorda che "le priorità italiani e del Pd sono ben altre", ma "purtroppo c'è una legge sbagliata, che noi abbiamo avversato, che impone che il presidente della Rai sia scelto con un'intesa maggioranza-opposizione perché sono necessari i due terzi, quindi sono costretto ad una trattativa piuttosto sgradevole. Spero che faremo in fretta e bene - aggiunge - e tutto, per quanto mi riguarda sarà pubblico, trasparente: niente di nascosto". Infine, non manca un po’ di imbarazzo, tra l’altro condiviso con buona parte della maggioranza nonché con il presidente della Camera Gianfranco Fini, nel commentare la proposta del premier di intervenire nei regolamenti parlamentari e far votare alle camere solo i capogruppo. "Quando Berlusconi dice queste cose, non si sa se ridere o piangere. – ironizza Franceschini - E' tutto un ingombro alla sua luminosa azione di governo: il Parlamento, le regole della democrazia, in qualche caso purtroppo anche il ruolo di garanzia del Capo dello Stato". "Berlusconi semplificherebbe tutto... – conclude sarcasticamente Franceschini - penso che il passaggio successivo potrebbe essere, invece di avere quattro capigruppo che votano per 600 deputati, avere un tasto solo nel suo ufficio: spinge lui e semplifica ancora di più fa per tutti...

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