martedì 7 agosto 2012

Un cortile coi soldi pubblici!

Il Comune può utilizzare denaro pubblico per intervenire su una proprietà privata??? Si, se viene accertato un pericolo per l'incolumità pubblica. In questi casi si attua la procedura del ripristino in danno: l'ente interviene per eliminare il pericolo ma successivamente addebita il costo al privato. A Ragusa è successa cosa diversa. Nel 2007 il Comune impegnò 35 mila euro per lavori di somma urgenza, nel "pericolante accesso al cortile di piazza Duomo" e lungo la salita Duomo.  Il cortile designa il parametro murario di una corte, cioè l'ingresso di uno spazio aperto di più proprietari, come si ricava dalla visura storica dell'immobile. Con determina del 7 novembre 2007 il sindaco Dipasquale, "preso atto del pericolo venutosi a creare nel pericolante accesso al cortile, vista la proposta del dirigente Giorgio Colosi, i pareri favorevoli in ordine alla regolarità tecnica e contabile, il parere di legittimità espresso dal segretario generale autorizza la somma urgenza, nomina il geometra Giuseppe Occhipinti rup, progettista e direttore dei lavori, ed impegna circa 35 mila euro prelevandoli dai fondi della legge 61/81, residui del 2002, già definita con determina dirigenziale del 6 febbraio del 2007".
Dopo aver scoperto tutto ciò, il dirigente Colosi oggi non ricorda: "L'ente è chiamato ad intervenire se si riscontra un pericolo per l'incolumità pubblica. Per il ripristino in danno si attua un'istruttoria. Nel caso specifico bisogna capire come sia stato interpretato questo spazio, se pubblico o privato, e se esiste un atto per il recupero. Non rientra comunque nelle mie competenze".
A no??? E allora a chi spetta fare rispettare la legge??

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