sabato 24 novembre 2012

Formazione Professionale Sicilia: uno scandalo su cui non si può tacere! Imbarazzante il silenzio del PD!


Chi è siciliano rifletta sui soldi sprecati per anni sulla “formazione professionale”, un settore strategico in cui i governi siciliani  hanno mostrato, non l’interesse per lo sviluppo della Sicilia, ma l’interesse dello sviluppo di lobbies di potere. E' arrivato il momento di fare chiarezza sulla situazione generale che ha colpito duramente non solo il bilancio regionale ma soprattutto le famiglie di chi lavora negli Enti di Formazione. 
Oltre settemila dipendenti. Assunzioni effettuate dagli Enti, ma in realtà guidate dalla politica e dai sindacati.
Ogni volta che si aprivano le urne elettorali si sono aperte le porte degli Enti di formazione professionale.
Già tra il 2004-2005 si avvertiva il peso del personale sugli enti di formazione, infatti 1800 operatori furono caricati nei cosiddetti sportelli funzionali, senza raggiungere alcun risultato, in quanto quelle persone venivano rimpiazzate da altre.
Ma il boom delle assunzioni riguarda il periodo che va dal 2000 al 2008. Il 60% dell’intero personale viene assunto in corrispondenza delle competizioni elettorali, quelle del 2006 e 2008 (le Regionali). Si tratta di oltre 3.200 sul totale di circa 7.500 lavoratori inseriti dal 1974 al 2008. Inoltre,  i corsi non tenevano conto del tasso di disoccupazione di ogni provincia. La formazione è stata utilizzata come una politica passiva del lavoro.
Un sistema, quello della Formazione Professionale, nel quale le somme destinate da parte della Regione Siciliana sono cresciute a dismisura fino ad arrivare a 400 milioni di euro ogni anno (esclusi i fondi europei). Un grave colpo per il bilancio dell’isola!!
Un sistema che non ha visto risultati nello sbocco occupazionale dei ragazzi che abbandonano i corsi prima del termine e che vede tutt'ora insegnanti che non hanno una laurea ma semplicemente un diploma. Un Settore che non si rinnova e che non ha mai visto alla luce la Riforma tanto attesa.
Negli ultimi anni, la situazione è andata a peggiorare, a causa dell’emergenza finanziaria della Regione e pertanto gli Enti sono stati costretti a mettere molti dei dipendenti, in cassa integrazione o in mobilità.
Un problema, quello della Formazione, mai risolto forse perché non conveniva a nessuno trovare delle soluzioni o forse a causa dell’incapacità politica della classe dirigente siciliana.
Tutto senza responsabilità direttamente ascrivibili ad alcuno e senza rischio di danno patrimoniale per assessori, direttori e dirigenti che, a piene mani, hanno attinto dal bacino dei posti disponibili.
Un fiume in piena per i politici che andava ad ingrossare il bacino elettorale. Insomma, tanti assunti a spese della Regione, naturalmente, senza neanche l’alibi di dover formare alcuno, visto che spesso i corsi erano “fantasmi” e ad oggi un sistema entrato in crisi che vede molti dipendenti senza stipendio da quasi un anno a causa di una gestione fallimentare degli Enti. 
Corsi fantasma, fatture gonfiate del 400%, allievi che ad oggi devono percepire l'indennità, lavoratori a cui da mesi non viene corrisposto lo stipendio, funzionari della Regione coinvolti (controllerei i loro conti correnti), sindacati come la Cisl che hanno gestito in malo modo Enti di Formazione come lo Ial Sicilia, adesso in mano al gruppo Genovese-Papania-Rinaldi (noti esponenti del Partito Democratico), ex Assessori Regionali come Carmelo Incardona fermato in tempo prima di far proliferare ulteriori Enti, esubero eccessivo del personale dipendente, distorsione di fondi, norme che regolano il settore completamente disattese dai dirigenti degli Enti e dalla Regione Siciliana. 
E in tutto ciò, chi ha subito sono stati solo ed esclusivamente i LAVORATORI che stanno vivendo da tempo, momenti di grande difficoltà e disagio. Lavoratori lasciati allo sbando e poco tutelati da parte dei sindacati che sono stati in letargo per molti anni. E' inammissibile che, oltre alla politica, anche i Sindacati hanno abusato di questo settore per sistemare parenti e amici. 
Ma adesso, il “carrozzone” è esploso!! Alcune sigle sindacali, le più note direi, hanno cercato di fare terrorismo psicologico ai lavoratori, prima con le lettere di licenziamento messe in atto con la legge 223./91, procedura illegale e in contrasto con il CNNL che non prevede il licenziamento degli operatori della formazione ma solo le procedure di mobilità del personale. Mi chiedo: dove sono stati tutti questi finti sindacalisti quando i lavoratori per anni non hanno percepito i loro stipendi? E come mai questi sindacalisti hanno firmato la cassa integrazione dei lavoratori e non hanno chiesto con forza l’applicazione della circolare 10/94, che prevede le liste di mobilità e non la cassa integrazione? E dove stavano questi sindacalisti quando dovevano tutelare i diritti di quei lavoratori che tutt’oggi devono percepire emolumenti dal 1999? E quando gli alunni denunciavano la mancanza delle loro spettanze? Dove erano quando gli Enti assumevano personale (nonostante era noto a tutti che vi era un esubero abnorme del personale) anche dopo la circolare che prevedeva lo stop delle assunzioni al 31 dicembre 2008?
Ma ciò che non tollero è come alcuni Enti, tipo lo Ial, vengono gestiti in assoluto silenzio da caste politiche, purtroppo facenti parte del Partito Democratico, come quella di Genovese e company, che utilizzano l'Ente come se fosse un'azienda privata e come un sistema che vede gonfiare a dismisura il consenso elettorale dell'Onorevole in questione e della sua famiglia. E purtroppo non è il solo. A Trapani stesso metodo viene utilizzato dall'Onorevole Papania (della stessa compagine politica di Genovese) e a Palermo da altri dirigenti del Pd, che, a mio avviso, sono coinvolti in questi scandali (andate a vedere i consigli di amministrazione degli Enti). Mogli che prestano la propria attività lavorativa in un settore diverso per il quale sono stipendiati; assunzioni fatte in base a criteri personali e fuori da ogni norma di legge; personale che deve ricevere stipendio per il lavoro svolto all’Ente nel 2004; allievi che devono ricevere il loro compenso per i corsi frequentati (dove sono finiti questi soldi?) e spese di gestione che, con tutto il rispetto, mi convincono poco e mi appaiono "esagerate". E infine ci mancava che proprio Genovese, con il consenso del Segretario Regionale del Pd Giuseppe Lupo, indicasse come assessore regionale alla Formazione Professionale Mario Centorrino, noto amico dell'Onorevole in questione. Un conflitto d'interesse vero e proprio. E noi del Pd ci ricorderemo che durante il Governo Lombardo abbiamo gestito l'unico settore che oggi è sotto processo per l'irregolarità commesse e l'illegalità diffusa. 
Ma di fronte a tutto ciò, come militante del Pd ma soprattutto come sindacalista, non farò sconti a nessuno. Porterò avanti le denunce presso la Procura della Repubblica, visto che il Pd non mi ascolta, affinchè si faccia luce su un Settore che oramai è arrivato al traguardo dell'indecenza e della mala politica. 
Valentina Spata  





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