“Soprattutto in questi ultimi mesi- ha dichiarato Di Raimondo, il Presidente del Consorzio Universitario Ibleo - ho
avvertito il peso e la complessità dei problemi del passato e del
presente e, nonostante tutto il mio possibile impegno, ritengo le mie
forze non del tutto adeguate ad affrontarli e soprattutto a risolverli”.
Dopo le dimissioni di Di Raimondo ho avuto notizie, da un ex rappresentante degli studenti di Lingue, Paolo Pavia rispetto alla vicenda in questione e soprattutto in merito agli esposti alla Corte dei Conti che lo stesso aveva presentato qualche mese fa.
Ecco, vi riporto le dichiarazioni di Paolo per rendervi conto anche del "meschino" contributo da parte della precedente amministrazione e dal Segretario del mio partito che insieme al suo compare Lauretta, senza discuterne democraticamente all'interno del Pd, hanno tradito chi voleva fare luce sulla vicenda incresciosa del Consorzio Universitario Ibleo:
"Di Raimondo incapace
(come lui stesso confessa) di governare un ente che sta annegando nei
debiti e nelle inchieste della Guardia di Finanza attivate dai miei due
esposti alla Corte dei Conti del feb. 2010 e del feb. 2013. I trucchi
operati sui bilanci dell'ente, disinvoltamente ratificati dal sindaco
Dipasquale, dai suoi assessori e dalla sua maggioranza consiliare,
integrata da Peppe Antonio Calabrese e da Giovanni Lauretta
(i quali si erano impegnati a sostenere una mozione presentata dal
capogruppo di IdV Salvatore Martorana con l'intento di giungere al
commissariamento dell'ente ma che, poi, strategicamente, li ha visti
uscire dall'aula per evitare il voto) non sono bastati ad evitare il
tracollo di una gestione che negli anni ha prodotto LA CHIUSURA DI TUTTE
LE FACOLTÀ AD ECCEZIONE DI LINGUE (nella quale ho avuto l'onore di
rappresentare gli studenti fino allo scorso anno) E LA MOLTIPLICAZIONE
ESPONENZIALE DI DEBITI FINO A GIUNGERE ALLA STRATOSFERICA CIFRA DI OLTRE
10.000.000 ATTUALI, CON UNA PERDITA SECCA PER I CONTRIBUENTI, IN TUTTI
GLI ANNI DELLA GESTIONE CONSORTILE STIMATA IN OLTRE 20.000.000 DI EURO
TUTTI A CARICO DEI CONTRIBUENTI. E potrei continuare, ma mi fermo qui,
dal momento che ci penseranno i magistrati a fare chiarezza e vi
garantisco che non intendo mollare su questa questione neppure per un
momento, finché giustizia non sarà fatta.
Inoltre, il Consorzio universitario è servito a costoro per collocare amici e parenti senza alcuna pubblica selezione, fino a giungere all'assurda cifra di 52 PERSONE OCCUPATE, oggi ridotte a 30, ma sempre in esubero rispetto alle esigenze dell'unica facoltà rimasta.
Incapace di pagare gli stipendi, incapace di pagare i fornitori (persino l'ENEL ha ridotto la potenza di erogazione di energia per morosità) incapaci di pagare gli affitti e di gestire, al punto che lo stanziamento di 100.000 euro recentemente erogato dalla Provincia regionale è stato pignorato da un creditore, Di Raimondo ha abbandonato il suo posto come un qualunque Schettino di turno, lasciando al sindaco che verrà, davanti al quale non avrebbe avuto la faccia di presentarsi, la soluzione di un problema debitorio enorme.
Inoltre, il Consorzio universitario è servito a costoro per collocare amici e parenti senza alcuna pubblica selezione, fino a giungere all'assurda cifra di 52 PERSONE OCCUPATE, oggi ridotte a 30, ma sempre in esubero rispetto alle esigenze dell'unica facoltà rimasta.
Incapace di pagare gli stipendi, incapace di pagare i fornitori (persino l'ENEL ha ridotto la potenza di erogazione di energia per morosità) incapaci di pagare gli affitti e di gestire, al punto che lo stanziamento di 100.000 euro recentemente erogato dalla Provincia regionale è stato pignorato da un creditore, Di Raimondo ha abbandonato il suo posto come un qualunque Schettino di turno, lasciando al sindaco che verrà, davanti al quale non avrebbe avuto la faccia di presentarsi, la soluzione di un problema debitorio enorme.
Nessun commento:
Posta un commento