martedì 5 novembre 2013

L'On. Pippo Civati in Sicilia: 1° giorno Misterbianco, Messina!

L'emozione non ha voce!

Non riesco a spiegare l'emozione che avevo quando sono partita da Ragusa per andare a prendere 
l'On. Pippo Civati all'aeroporto di Catania. 
Come sempre sono arrivata con qualche minuto di ritardo. Per fortuna c'era Francesco Barone, il mio fantastico braccio destro (lo chiamo così) che lo ha accolto nell'attesa che io arrivassi. 
Non appena sono arrivata all'aeroporto avevo l'adrenalina a tremila. Stanca ma molto contenta. 
Siamo subito andati al centro e ci siamo seduti al bar a chiaccherare un pò. 
Penso che abbiamo frastornato Pippo con la storia del tesseramento gonfiato e di tutte le irregolarità che abbiamo riscontrato nelle commissioni provinciali. 

PRIMA TAPPA: MISTERBIANCO ORE 17.00
Arrivati a Misterbianco ci attendeva il gruppo di Catania per l'iniziativa pubblica. 
Ci siamo fermati alla sede comunale del Pd dove Pippo ha scambiato qualche chiacchera con i nostri ragazzi, ha fatto qualche foto e ha rilasciato le interviste ai giornalisti. 
Subito dopo siamo entrati al Teatro Comunale.


Dopo l'intervento del referente provinciale, Danilo Festa e quello mio, in cui abbiamo denunciato il "traffico" anomalo delle tessere, ha aperto il dibattito il nostro affezionatissimo Pippo Civati. 
Pippo ha descritto esattamente l'idea di partito che ha. Un partito "collettivo" dove il ruolo dei militanti non è marginale ma deve essere protagonista, che include la partecipazione di tutti, anche di chi ci guarda da fuori. Un partito che mette al centro dell'agenda politica i grandi temi e che tiene conto dei risultati dei referendum elettorali. Ha parlato del referendum dei "beni comuni" che ha visto la partecipazione di 27 milioni di italiani: "sappiate che ventisette milioni di italiani sono lo stesso numero di persone che ha votato per il Pd, il Pdl e il M5S. E noi non possiamo non tener conto della loro volontà. L'acqua è un bene primario e deve essere pubblico". Ha poi parlato del Governo Nazionale, del fatto che a noi le larghe intese ci stanno strette e che abbiamo presentato un programma elettorale diverso agli italiani rispetto a quello che stiamo facendo. Ha poi ribadito che "noi abbiamo il dovere di ricostruire il centro sinistra e che bisogna farlo insieme agli amici di Sel, perchè solo insieme possiamo diventare una vera alternativa". 
Infine, con molto coraggio, di quel coraggio che nessuno dei dirigenti nazionali ha mai avuto, ha denunciato insieme a noi l'eccessivo e anomalo tesseramento in provincia di Catania: "la tessera si fa alla sede del pd di persona, personalmente. Non facciamo pasticci altrimenti la nostra gente non ce lo perdona". Ha poi continuato dicendo: "bisogna essere tutti rigorosi. Bersani, D’Alema, la Cgil, la Finocchiaro: è tutta gente fortissima, non c’è motivo che agiscano a questo modo aumentando in modo spropositato il numero delle tessere. Noi non lo facciamo. I circoli sono aperti ed ognuno chiede la sua tessera e siamo tutti contenti: è così che si fa. Siamo costretti a tenere tutto sotto controllo. Se si dovesse continuare così sarò costretto a denunciare tutto al Congresso e finirà che vinco io."
In seguito si è aperto il dibattito al pubblico e Pippo rispondeva pian piano alle domande che gli venivano poste. 
Un ragazzo il giorno dopo mi ha scritto su facebook: "Ti ringrazio per avermi dato l'opportunità di ascoltare Civati. Avevi ragione è davvero uno di noi. Molto umile ma pronto a rispondere a qualsiasi domanda, anche a quelle che non avevano un senso logico". 
Ecco, Pippo è così. E' umile, coinvolgente, partecipe, simpatico e anche molto ironico. 
Non so come fa. Era stanchissimo ma con il sorriso sempre a 360°. Con una grinta pazzesca e con la forza di parlare con ogni persona che lo fermava. 
Per me è "uno di noi". Quando stavo con lui non facevo caso al fatto che è comunque un dirigente e un deputato nazionale. Per me è un amico. Uno di quelli con cui non devi indossare una maschera. 
Io ero stanca, molto stanca. Avevo affrontato settimane pesanti tra denunce, tra problemi con il tesseramento e tra segnalazioni provenienti da ogni Provincia. Stare dietro a tutto ciò mi ha tolto tante energie e soprattutto il sorriso. E Pippo lo aveva capito. Mi diceva sempre: "devi sorridere di più". 

Alla Fine dell'incontro, insieme a Nicola, Referente Provinciale di Enna, Nadia, Referente Provinciale di Ragusa, Anna, Referente di Vittoria e il mitico Francesco Barone siamo andati a prendere un caffè per poi partire per Messina dove ci attendevano gli altri per un'altra iniziativa pubblica. 

DIREZIONE MESSINA



Eccoci in autostrada mentre guidavo la macchina in compagnia di Pippo e Francesco che da dietro faceva le foto

SECONDA TAPPA: MESSINA
Siamo arrivati alle 20.30. 
Ci attendeva molta gente presso la Chiesa sconsacrata di Santa Maria Alemanna. Una bella location devo dire. 
Il dibattito è iniziato subito con l'intervento di Piero David, Referente provinciale del gruppo Civati che ha sottolineato l'importanza del rapporto tra la politica e i movimenti.
Successivamente è intervenuto il Sindaco di Messina, Renato Accorinti. Un personaggio davvero singolare. 
Il suo è stato un lunghissimo intervento che ad un certo punto ha anche infastidito qualcuno che attendeva con entusiasmo e impazienza l'intervento di Pippo. Mi è sembrato di ascoltare lo stesso intervento che il Sindaco fece quando si candidò alle scorse amministrative. Ha parlato di tutto e di più, facendo anche le dovute critiche al Pd messinese: "ve la siete cercata". Poi conclude dicendo. "mi auguro che il Pd ritorni ad essere quel grande partito che coinvolge i ceti popolari". 
Nel frattempo Pippo, come è suo solito fare, prendeva appunti. Lui scrive tutto quello che può essergli utile. E' un metodo efficace che gli permette di studiare i territori, accogliere le richieste e le istanze degli altri ed elaborare successivamente delle proposte. 
Poi l'intervento della Referente regionale di Sel, Olga Nassis, che ha sottolineato l'importanza di una collaborazione tra una parte del Pd, la nostra, e il suo partito per ricostruire un nuovo centro sinistra che sia in grado di parlare alla gente e di far ritornare fiducia ad un lettorato che oramai si sente smarrito. 
Infine, l'intervento di Pippo che ha emozionato tutti. Addirittura una signora si è alzata dicendogli: "ti voto perchè sei giovane, bello e perchè dici cose di sinistra".
Pippo ha sottolineato ancora una volta la sua idea di partito aperta, in cui si rispettano le regole, che ridà sovranità ai militanti e agli elettori, ma che soprattutto fa le cose che dice. Ha parlato del Governo delle larghe intese e della timidezza del Pd nelle scelte che assume. Ha criticato l'acquisto degli F35, la scelta di non far pagare l'IMU a tutti (ha detto. "io l'Imu la posso pagare. Perchè non me la devono fare pagare?"), di aumentare l'Iva, la mancanza di discussione nel gruppo parlamentare. E alla fine ha sottolineato ancora una volta la necessità di ricostruire un centro sinistra con Sel insieme a Prodi e Rodotà. 
Tantissimi gli applausi e davvero tanto entusiasmo. Poi, come sempre, si è soffermato a parlare con i suoi sostenitori. Una giornata faticosa ma chiusa in bellezza.



Potete leggere il Tour siciliano a cura di Antonio Sicilia pubblicato nel sito di Civati. 
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