Questa lettera che ho voluto scrivere è abbastanza lunga ma penso che vale la pena di leggerla. Ho cercato di rispondere a tutte le domande che mi sono state poste in questi giorni nella speranza di essere stata chiara.
Viviamo un periodo
storico, economico e sociale molto difficile dove l’incertezza del futuro e la
disperazione regnano il nostro paese e anche la nostra Sicilia.
La Sicilia, una terra
straordinaria con tante bellezze e mille risorse. Una terra speciale con un
concetto di identità forte, dato dalla storia, dalla tradizione culinaria e
dall’eterogeneità che diventa punto di forza. Una terra con tante diversità, prima
di tutto dialettali ... perchè gli stessi siciliani si “sfottono” a vicenda,
tra un palermitano con le vocali molto aperte e la consapevolezza che
l’ingresso nell’entroterra è direttamente proporzionale alla riduzione della
comprensione. Un mix di luci, colori e profumi che inebriano la mente e
accecano la vista. Paesaggi diversi. Luoghi d’incanto. Terre incontaminate dove
la natura prevale sul cemento. Un mare stupendo che quando non si agita appare
come una limpida macchia d’olio. Spiagge immense e panorami che ad occhi chiusi
ci riconducono in Africa.
Terra di un popolo discendente
da Verga e Pirandello. La prima regione della poesia in lingua volgare, la "Scuola Siciliana" della nostra pregiata Letteratura Italiana. Il popolo Siciliano misterioso, complesso,
illuminato, accogliente. Perché i siciliani ti accolgono come se fossi un
figlio, ti ospitano, ti danno una casa e ti riempiono di affetto e amore. Ti
incontrano per strada e se hai bisogno ti offrono la loro disponibilità. E’
gente onesta, seria, lavoratrice, cresciuta con valori e principi che darebbe
anche la sua vita per la famiglia e gli amici. Gente che riesce a ribellarsi
come ha dimostrato diverse volte. A ribellarsi al malaffare, alle ingiustizie,
alla politica estorsiva. Gente che si ribella alla crisi. I Forconi, che non tutti sono andati a manifestare per avere visibilità o altro, sono gente, e io li ho visti e li ho ascoltati, che vivono serie difficoltà e che spinti dalla disperazione hanno deciso di ribellarsi. I Siciliani, gente che tutto sopporta e tutto porta, compreso il
debito bancario pur di tirare a fine del mese. Gente che lotta per
difendere i propri diritti per difendere la propria dignità.
Questa
è la parte migliore della Sicilia!!
Poi,
c’è un’altra parte, che non mi piace, che non ci piace, che è quella di gente
disonesta, delinquente, affarista, gente che per anni si è arricchita con le
tasche dei siciliani onesti e che ha venduto il futuro del popolo siciliano a
Cosa Nostra. C’è gente che ha sete di potere, di denaro che per arrivare ai
posti di governo ha illuso con false promesse i siciliani. Gente che ha promesso
grandi cambiamenti e che mai li ha attuati.
Le
parole del Gattopardo, principe Siciliano al cospetto del costituendo Stato
Italiano, ritornano amaramente profetiche e immense: “voscienza voi che cambiate
tutto per non cambiare nulla!”
Questa
è la gente che fa della politica un interesse personale, un modo per
arricchirsi martoriando e mortificando per anni e anni una terra, promettendo
tutto e non facendo mai nulla per cambiare. E ci ritroviamo oggi, dopo 30 anni,
a vivere in una terra trascinata in un baratro da chi ha sfruttato non solo le
sue risorse ma anche la bontà e la gentilezza del popolo siciliano.
Una
regione che ha visto 8 presidenti su 12 alcuni condannati, altri indagati e
altri ancora addirittura arrestati. Un parlamento regionale che ha visto la maggior parte della classe dirigente, a
prescindere dal colore politico, utilizzare la macchina amministrativa per fare
i propri interessi e nulla per i siciliani.
La sanità,
un settore disastrato e svuotato di ogni cosa. I medici siciliani competenti,
capaci e vere eccellenze, oggi, lavorano, per la maggior parte, nelle cliniche
e negli ospedali del nord Italia. In Sicilia, i primari, i direttori sanitari e
tanti altri dirigenti sono nominati dalla politica. Un macchinario sanitario in
Sicilia costa 3 volte rispetto ad altre regioni. Gli sprechi dell’Assessorato
alla sanità sono inquantificabili. Le ripercursioni delle spese di questo
settore nel bilancio regionale sono gravissime. E tutto ciò non riesce neanche
a garantire i servizi necessari ai siciliani. Per fare una ecografia, una
radiografia, un accertamento importante devi trovare l’amico politico di turno
che ti dia la precedenza rispetto ad altri perché in alcuni casi si rischia
anche di morire. Perché in Sicilia si gioca anche con la vita degli altri.
La formazione
professionale, un mondo di lobbies, di potere e criminalità. Oltre
diecimila dipendenti. Assunzioni effettuate dagli enti, ma in realtà guidate
dalla politica. Ogni volta che si aprono le urne elettorali si aprono le porte
degli enti di formazione professionale. Pensate, tra il periodo che va dal 2000
al 2008 c’è stato il boom delle assunzioni. Sono state assunti docenti che non
avevano nemmeno il diploma. Un sistema quello della formazione professionale,
nel quale le somme destinate da parte della Regione Siciliana sono cresciute a
dismisura fino ad arrivare a 400 milioni di euro ogni anno (esclusi i fondi
europei). Un grave colpo per il bilancio della nostra isola.
Nella
provincia di Ragusa, il capolavoro + grande è stato firmato dall’ex assessore
(per fortuna ex) Incardona, il quale pensò bene di occupare quasi militarmente
il piano formativo 2009, affiancando agli enti già presenti una pletora di
nuovi aspiranti enti fino a far lievitare il piano oltre 300 milioni di euro. Uno
scandalo annunciato che costrinse Lombardo (neopresidente) a revocare il piano,
a prorogare il precedente e a licenziare l’assessore. Insomma un pasticcio
dietro l’altro.
E mi
domando cosa ha portato ai siciliani questo sistema?? Nulla, solo difficoltà.
Ci ritroviamo ad avere dipendenti della formazione professionale che non prendono stipendio da 12 mesi. Un
settore, questo che non si rinnova e che non vede alla luce la Riforma vera,
tanto attesa. Un sistema che non vede nemmeno sbocchi occupazionali dei ragazzi
che abbandonano i corsi, prima del termine, perché non sono adatti alle
esigenze territoriali. Una classe dirigente politica incapace, che non vuole
mantenere la tutela della legge regionale n. 24 del 6 marzo 1976 e della legge
regionale n.25 dell’1 settembre 1993 per la salvaguardia dei livelli
occupazionali e per la ricollocazione del personale, togliendo dignità e
sicurezza ai lavoratori della formazione
professionale.
Sviluppo
e infrastrutture: perché la Sicilia ha
mai conosciuto lo “sviluppo”??
Parlando
di infrastrutture non possiamo dire di conoscere sviluppo. Ci troviamo una rete
stradale, una rete ferroviaria che risalgono forse al medioevo. Da Ragusa, in
macchina per arrivare a Palermo ci mettiamo 4 ore e con il treno 12 ore se
tutto va bene. A Comiso abbiamo un aeroporto pronto all’uso, mancano solo i
collaudi che sono consequenziali alla firma del Ministero. Una firma che
attendiamo da anni ma che mai arriva. Una delle più grandi infrastrutture
siciliane e forse del mezzogiorno d’Italia che rimane chiusa, forse per interesse
di qualcuno e per paura di qualcun altro.
Come
potremmo mai parlare di sviluppo se la corruzione è ormai diventata “sistema”?? Quasi una abitudine di vita a cui tutti siamo rassegnati. La corruzione oramai
è diffusa in tutti i settori, dalla macchina amministrativa, alla politica,
all’edilizia, al settore della ristorazione, alla moda ecc… E’ diventata ormai
una tassa occulta. Pensate, a livello nazionale la corruzione ci costa circa 60
miliardi di euro l’anno.
Siamo costretti a subire l’aumento dei costi
delle aliquote regionali e locali, sottostare all’inefficienza di una macchina burocratica mastodontica e incontrollabile,
che non serve ai cittadini, ma si serve dei cittadini, una macchina che
appesantisce di oneri burocratici impropri la
vita dei cittadini e degli imprenditori con un costo medio nazionale stimato
dalla CGIA di Mestre per le PMI di 26,5
miliardi l’anno e
un aumento nel 2011 di circa il 15%: queste sono tasse occulte!! Questi sono costi davvero insopportabili, non parliamo solo di tagli degli stipendi dei parlamentari ma cerchiamo anche di conoscere ciò che avviene nella nostra Regione.
Frodi su Fondi Comunitari: la Guardia di Finanza nel solo 2011 in Sicilia ha scoperto truffe comunitarie per un ammontare pari ad oltre 26,1 milioni di euro, di cui indebiti finanziamenti per 18,6 milioni e 7,5 milioni concessi ma bloccati a seguito dell’intervento dei finanzieri.
Riciclaggio: La Guardia di Finanza ha stimano un giro d’affari in circa 4,5 miliardi di euro di cui 2,7 miliardi di euro derivano da frodi fiscali, 1,1 miliardi di euro da truffe e reati connessi, e 44 milioni da traffici di stupefacenti ed usura.
Beni sequestrati e confiscati alle mafie: secondo il Ministero degli Interni nel periodo dal 2008 al giugno 2011 in Sicilia sono stati sottratti alla mafia beni per 9,5 miliardi di euro. In totale l’Agenzia nazionale Beni confiscati detiene oltre 12 mila beni tra aziende e immobili, di cui 5.272 (oltre il 43%) in Sicilia.
E di fronte a tutto ciò come possiamo parlare di
sviluppo?? L’unica cosa che possiamo dire è
che tutte queste tasse “occulte” siamo noi siciliani a pagarle. E per
eliminare questo schifo, perché solo così possiamo definirlo, abbiamo bisogno
di gente seria, onesta e competente. Gente che lotta per l’affermazione della
legalità e che abbia il coraggio di chiudere le porte alle organizzazioni
criminali. Abbiamo bisogno di gente che riesce a fare quella rivoluzione
necessaria per poter cambiare davvero e poter far uscire la Sicilia da questo
baratro.
Bisogna creare occupazione e tutelare chi già ha un
lavoro. Oggi siamo arrivati al punto in cui la gente non ha la sicurezza di
mantenere il proprio posto di lavoro. Gente che a 50 anni viene licenziata e si
trova in mezzo ad una strada, a dover mantenere la sua famiglia, a dover pagare
i propri debiti e tutte le tasse che di mese in mese aumentano sempre di più.
Gente imprenditrice che sta soffocando per i debiti e non ha nemmeno la possibilità
di accedere al credito. Gente commerciante costretta a chiudere l’attività a
causa del calo delle vendite perché i cittadini riescono appena a comprarsi il
pane per mangiare. Gente che non può più mantenere gli studi ai figli, nemmeno
quelli obbligatori. La politica marcia è riuscita anche a distruggere una delle
poche sicurezze che avevamo: la Scuola, il pilastro fondamentale della vita di
ognuno di noi. In Sicilia, oltre ad avere edifici scolastici precari e poco
sicuri, in alcune province i professori e i maestri devono portarsi il
materiale didattico da casa (gessetti, penne, quaderni, sedie, di tutto) per
poter lavorare e permettere ai ragazzi di studiare. Gli insegnanti si trovano a
gestire classi di 25-28 alunni e adesso, per mancanza di personale, si trovano
costretti a vedere un aumento delle ore e una privazione dei loro diritti.
Nella mia provincia, sempre a causa della mancanza di personale, è stato negato
il diritto allo studio a disabili e non vedenti. Tutto questo è mortificante e frustrante. Dobbiamo ridare digntà ai siciliani e alla Sicilia!!
I
servizi sociali: inesistenti in Sicilia!!
Mancano tutti i servizi necessari alle persone svantaggiate per vivere con
dignità, perché loro hanno diritto di vivere con la stessa dignità in cui
viviamo tutti quelli che come me hanno avuto la fortuna di non avere nessun
problema fisico e psichico.
La
legge 328/00 che è la legge quadro per la realizzazione del sistema integrato
di interventi e servizi sociali ha
ridefinito il profilo delle politiche sociali (nella carta). Questo sistema ha
il carattere della universalità, (Art 2 comma 1) hanno infatti diritto di
usufruire delle prestazioni e dei servizi tutti i cittadini italiani e degli
Stati appartenenti all’Unione Europea ed i loro familiari nonché gli stranieri
in possesso di regolare permesso di soggiorni. Peccato che i servizi sono pochi
e spesso anche inefficienti e inadeguati. Per gli immigrati non ci sono
strutture consistenti, idonee e ben curate da poterli accogliere con dignità
(vedi caso Lampedusa); per i disabili pochi servizi, tante barriere
architettoniche (mancano le strutture per i disabili con gravi difficoltà
motorie, manca l’assistenza domiciliare e quella ospedaliera; per i disabili
mentali mancano strutture adeguate con equipe specializzata e professionale e
strumenti di lavoro necessari); per le donne vittime di violenza mancano le
strutture di accoglienza (che valgono anche per donne accompagnate da minori);
per gli anziani (troppe strutture private e poche pubbliche); malati terminali
(sono le persone più discriminate in assoluto, non hanno assistenza
domiciliare, assistenza medica, precise strategie organizzative e tanto altro
ancora). A tutto ciò aggiungiamo che le famiglie sono lasciate da sole ad
affrontare queste gravi difficoltà e che spesso si trovano a lottare contro le
continue spese (carissime) per far fronte ai bisogni dei loro cari. E la
Regione Sicilia cosa ha fatto??Nulla!! La 328/00, prevede che “le Regioni (Art
8) debbano esercitare le funzioni di programmazione e coordinamento degli
interventi sociali spingendo verso la loro integrazione con quelli sanitari,
con quelli formativi e con quelli riguardanti l’inserimento lavorativo. Esse si
occupano poi di verificare l’attuazione a livello territoriale dei Piani di
Zona “ L’integrazione con servizi
sanitari avviene raramente visto che con i tagli nemmeno i posti liberi ci sono negli ospedali, per non parlare poi di integrazione formativa e lavorativa che
è del tutto inesistente.
I
Comuni, oggi, si trovano in serie difficoltà economica e per quanto posso avere
competenza per l’attuazione dei piani di zona previsti dalla legge 328/00, poco
possono fare a tal proposito. Poi ci sono anche quei Comuni che invece di
investire le risorse per garantire servizi le utilizzano in modo diverso e
inutile.
Lavoro: La disoccupazione in Sicilia è alle stelle. I
giovani siciliani si vedono costretti ad andare via per vedere garantito il
loro futuro perché nella nostra terra mancano le opportunità. Ingegneri,
medici, avvocati, psicologi quante eccellenze strappate alla Sicilia e diventate
patrimonio di altre regioni o addirittura di paesi europei e dell’estero.
Quanti sono i siciliani che hanno perso il lavoro,
che sono in cassa integrazione, in mobilità?? Tantissimi!!
E’ a tutte queste persone che dobbiamo dare delle
risposte serie, concrete e vere!!
Se continuiamo a non creare sviluppo e occupazione
la Sicilia, tra 10 anni diventerà la terra di nessuno perché tutta la
mia generazione andrà via, lontana dalla famiglia, dagli amici e dalla terra
dove siamo nati.
Questo è il fallimento evidente e palese della
classe dirigente politica siciliana che non è stata capace nemmeno di
utilizzare i fondi europei per creare progetti di sviluppo in merito
all’occupazione, al turismo, ai servizi sociali, all’agricoltura, all’ambiente
e tanto altro ancora. Solo una parte di questi fondi (12%) sono stati
utilizzati. E’ una vergogna!!
Questo
quadro drammatico che da anni mortifica la Sicilia è l’eredità di una classe
dirigente che poco ha pensato agli interessi dei siciliani trascinando la
nostra terra nella crisi non solo economica ma anche sociale e morale. Una
crisi che noi viviamo da un ventennio. Oggi ci troviamo a vivere la crisi nella
crisi: quella nostra e quella che investe tutta l’Europa, senza avere la
possibilità di guardare ad un futuro migliore a breve tempo.
Questo
è un bilancio amaro che deve far riflettere il popolo siciliano, il mio
popolo!!
Ma
attenzione, riflettiamo bene e non cadiamo nella trappola dell’antipolitica
perché questa è il male peggiore che difficilmente possiamo governare. E’ un
errore fare di tutta l’erba un fascio. E’ un errore mortificare i partiti e
cavalcare l’onda di odio nei confronti di questi ultimi. I partiti sono entità
astratte. Sono contenitori gestiti da “uomini” e sono quegli uomini che della
politica ne hanno fatto un uso personale e non collettivo che debbono essere
mandati a casa.
In
politica come nella vita ci sono persone “buone” e persone “cattive”. Nei
partiti c’è tante gente, uomini, donne, giovani che tutti i giorni si impegnano
per le proprie città, per la propria terra, per difendere i diritti dei
cittadini. Ci sono ottimi amministratori in Italia e in Sicilia che hanno fatto
della politica un servizio per gli altri e per il bene della comunità. Ci sono
stati consiglieri e amministratori che hanno sacrificato anche la loro vita pur
di non piegarsi alla criminalità organizzata. E noi non possiamo permetterci di
mortificare il lavoro che tante di queste persone fanno con sacrificio e con le
proprie risorse per il bene collettivo. Io di queste persone ne ho conosciute
tante e penso che chi ha lavorato a servizio degli altri debba avere tutto il
diritto di essere considerato diversamente rispetto alla classe dirigente che
ha fallito. E badate, io penso che anche all’interno del mio partito, il
Pd, c’è gente che deve andare a casa ma
vi garantisco che c’è anche gente per bene, laboriosa, propositiva, pulita,
seria e competente. Questa gente ha tutto il diritto di avere una possibilità,
quella di dimostrare che la buona politica esiste, e va aiutata e sostenuta.
Per cambiare la Sicilia abbiamo bisogno di andare al Governo e di mandarci
persone oneste e competenti, capaci di dare una svolta vera e di risollevare le
sorti della nostra cara terra.
Pensiamo
e riflettiamo bene perché se oggi ci ritroviamo in questa situazione un po’ di
responsabilità è anche nostra. Guardiamoci bene allo specchio e facciamoci un
esame di coscienza chiedendoci: chi ha votato la classe dirigente che fino ad
oggi ci ha governato?? Chi ha dato la possibilità, non una ma tante volte (per vent'anni), a loro di sedere nelle
poltrone del governo regionale?? La risposta è semplice: siamo stati noi cari
amici siciliani!! E siamo stati noi a mandarli a Palermo non perché li
conoscevamo bene ed eravamo sicuri della loro serietà e della loro competenza
ma perché spesso ci siamo trovati in difficoltà. E quando ci troviamo in difficoltà
alcune volte barattiamo il voto con un posto di lavoro per il figlio, per il
nipote, per l’amico, per noi stessi.. oppure ci facciamo comprare con i buoni
spesa, con quelli per la benzina, dai soldi o da altro. E tante volte ci
troviamo pure senza nulla in cambio del voto, perché tante sono le false
promesse che ci hanno fatto e che poi non hanno mantenuto. Quindi, prima di
tutto voglio parlarvi con il cuore dicendovi di bloccare questo processo
clientelare che non ha fatto altro che il danno della nostra terra e
principalmente di noi stessi, mortificando una intera generazione quale la mia.
E io mi incazzo e mi incazzo seriamente quando so che oggi la mia generazione,
a causa di questo schifo, a causa di una intera classe dirigente politica che ci ha
governato per venti lunghissimi anni, si trova senza futuro. E’ questo il
problema!! Riflettiamoci e iniziamo a pensare cosa noi possiamo dare alla
nostra terra e non cosa la politica ci può dare. Perché cari amici, la politica
la facciamo anche noi tutti i giorni e soprattutto la facciamo quando
deleghiamo le persone sbagliate a governare la nostra terra.
Tra
una settimana si va alle urne e questa è l’unica possibilità che abbiamo per un
riscatto morale e sociale, per una possibilità di poter recuperare gli sbagli
che abbiamo fatto in passato e per dare la possibilità a chi non ha contribuito
a portare a fallimento il progetto politico e sociale della Sicilia e dei
siciliani, di poterci dimostrare che c’è gente per bene e che ci sono i modi
per risollevarci da questo periodo infernale. Io ci credo, e ci credo perché so
che c’è gente capace e competente ma soprattutto onesta.
Ve lo
dico con il cuore, a me nulla mi entra e nulla mi esce se sostengo delle
persone piuttosto che altre, ma se lo faccio è perché le conosco e so che sono
persone che rispecchiano il mio modo di intendere la politica e che sono
veramente rappresentative di rinnovamento, non tanto anagrafico ma nel modo di
far politica, e di cambiamento reale.
Alla
luce di quanto scritto da me, la mia scelta ricade su Rosario Crocetta, emblema della legalità, fondamentale per poter
governare la Regione Siciliana. E badate, nonostante tutte le cose che dicono
contro di lui (per la maggior parte false e lo abbiamo dimostrato con atti e
fatti), nonostante l’alleanza con l’udc che può essere condivisibile o meno, io
voto la persona che ha fatto della sua storia e della sua vita una lotta
continua contro la criminalità organizzata e la mafia. Una storia che non
possiamo non prendere in considerazione e come ha detto Roberto Saviano, nella
trasmissione mandata in onda giorni fa, Crocetta è uno dei politici, rarissimi
politici, che quando si candidò a Sindaco di Gela rifiutò un pacchetto di voti
offertogli dalla mafia e andò a denunciare le persone che volevano corromperlo.
Noi abbiamo necessariamente bisogno di queste persone che a capo della macchina
amministrativa regionale cacciano via tutta quella gente che non ha ostacolato,
in tutti questi anni, le infiltrazioni
mafiose. E Rosario la rivoluzione per ridare la dignità alla Sicilia e ai
siciliani la sta già facendo. Ha nominato Lucia Borsellino, figlia di Paolo
Borsellino, assessore alla sanità. E non l’ha nominata perché Lucia è la figlia
di Paolo ma perché è una donna competente che lavora e conosce perfettamente il
settore sanitario e che è cresciuta in una famiglia dove il principio della
legalità era alla base di ogni cosa. La sua esperienza che nessuno di noi può
comprendere, dolorosa, di quel dolore che segna a vita e che ti cambia è quella
necessaria per non permettere mai più, e dico e lo ripeto mai più, che la mafia
possa penetrare nel settore sanitario a spese di tutti i cittadini siciliani
mettendo a rischio anche la loro vita. Questa scelta, in Sicilia è più di una
rivoluzione!! E credetemi ci vuole coraggio per fare una scelta del genere.
Per
chi di voi mi ha chiesto, e siete tantissimi, cosa farà Crocetta rispetto agli
stipendi dei parlamentari vi rispondo dicendovi che farà molto di più di quanto
viene chiesto: un disegno di legge che dimezza il trattamento economico dei
parlamentari regionali; l’abrogazione delle indennità dei deputati e la
riduzione del fondo del Presidente. Poi, fondamentali, ma mai nessuno ne parla,
i tagli dei costi di tanti settori che hanno portato la Sicilia ad avere un debito
economico e finanziario abbastanza consistente (sprechi vari
dell’amministrazione regionale e anche provinciali e comunali, snellimento
della burocrazia che ci costa + degli stipendi dei parlamentari e che permette
l’ingresso di infiltrazioni mafiose, riduzione dei consulenti e dei manager che
la Regione Siciliana paga fior di quattrini;
così come è
urgente e necessario tagliare i costi della Sanità, ad esempio, in cui un
direttore sanitario prende lo stesso stipendio di un parlamentare. E tanto
altro ancora).
E Crocetta è una persona, e chi lo
conosce lo sa, che i piedi in testa e in faccia non se li fa mettere da
nessuno, quindi se qualcuno tenta come ha già fatto di ricattarlo o di
convincerlo di barattare qualcosa in cambio di altro, potete stare sicuri che
non cederà mai. Pensate che un uomo che ha rischiato la vita, scampato a tanti
attentanti, possa rovinare il suo lavoro facendosi abbindolare dai poteri
“forti” o dalle persone che vogliono continuare i loro sporchi giochi?? Sarebbe
una vera follia. Rosario Crocetta, non si farebbe mai infangare il suo nome,
che comunque nella storia ha un significato e un peso importante, per gli
interessi di qualcuno. E con lui è finita l’epoca in cui ognuno pensa a se
stesso. Adesso bisogna pensare alla Sicilia e ai siciliani.
In merito a Grillo, posso solo dirvi
che quello che dice (non tutto però) è vero. Ma Grillo non dice nulla di nuovo, denuncia tutto lo schifo
che noi conosciamo già, il problema è trovare le soluzioni per contrastare
questo modo di intendere la politica e risollevare la Sicilia dalla forte
crisi. Per fare questo ci vogliono 3 cose: 1. Le proposte e gli strumenti
adatti per realizzarle; 2. Bisogna governare, perché avere due parlamentari non
serve a nulla, non potranno nemmeno presentare una proposta e portarla avanti;
3. Se Cancellieri dovesse perdere, (è sicuro che non vince) deve
necessariamente allearsi con qualcuno e Crocetta aveva anche proposto a Grillo
una alleanza, che ha rifiutato. Pazienza, posso solo dire in bocca al lupo a
tutti i grillini, ma di certo così non si risolve nulla e si rischia di
consegnare la Sicilia di nuovo al centro destra. Ad ogni modo, rispetto chi ha
intenzione di dargli il voto a patto che non mancano di rispetto a tutti coloro
che come me e tanti altri, fanno politica in modo onesto, all’interno di un
partito.
In merito all’alleanza del Pd con il
Governo Lombardo: io sono sempre stata una persona sincera che ha espresso
anche dissensi e critiche forti al mio partito, anche pubblicamente. Non sono
mai stata favorevole a governare insieme a Lombardo e a mio avviso la “spina” a
questo governo si doveva staccare molto tempo prima. Ma devo dire però, che il
Pd ha governato con Lombardo per due anni e non è che in due anni si può
provocare il disastro che stiamo vivendo, causato invece in vent’anni di
governo di centro destra. In questi due anni, i deputati regionali uscenti
hanno sicuramente le loro responsabilità perché non dovevano permettere a
Lombardo di fare lo schifo che ha fatto, ma sempre perché io distinguo le
persone e so che tra i deputati del mio partito ci sono persone oneste, non li
colpevolizzo tutti. E poi parliamoci chiaramente nessuno poteva volere la
caduta del governo lombardo. E nessuno di tutta la classe dirigente politica,
e non solo del pd, ha mai voluto sfiduciare il presidente della Regione
Siciliana perché pensate, chi è quella persona che dopo aver fatto la campagna
elettorale e tanti sforzi rinuncia al suo stipendio?? E’ questo, a mio avviso
il motivo per cui non è mai stata staccata la spina né dal pd e né dagli altri
partiti che si sono fatti forti del fatto che non erano a Governo con Lombardo
ma che non hanno mai speso una parola e mai detto o presentato una mozione di
sfiducia. E' dentro gli altri partiti, ci stavano la maggior parte dei deputati
regionali che da tempo ci governano. Quindi, evitiamo di accusare sempre e solo
il pd, anche perché il mio partito spesso ha cercato di limitare i danni che
Lombardo e i suoi uomini, stavano facendo. In alcune occasioni, forse,
nonostante tutto, è stata fondamentale la presenza del pd. Pertanto, vi prego di
andare oltre e di ricordavi soprattutto chi c’è stato per 30 anni al governo
della Sicilia, cosa ha fatto e cosa avrebbe dovuto fare. Ad ogni modo, vi
ricordo che il Pd è un partito dove tanti sono i militanti, gli iscritti, gli
amministratori onesti e seri che si impegnano per il bene di tutti e non
meritano di essere considerati come altri.
Noi abbiamo la responsabilità e il
dovere di contribuire a cambiare la Sicilia, Ora!! Solo adesso abbiamo
l’opportunità di farlo, non sprecatela!! Il voto di tutti è fondamentale
altrimenti ci ritroveremo la stessa classe dirigente per altri vent’anni.
Io ho scelto e voterò persone
oneste, sincere e competenti: Rosario Crocetta alla Presidenza della Regione
Siciliana e Fabio Nicosia, all’Ars, lista Crocetta Presidente, per la Provincia di Ragusa, il vero cambiamento della politica della nostra provincia. Le sue capacità, la sua onesta e la mancanza di appartenenza ad un area precisa del partito, forse sono stati i motivi per cui il Pd siciliano, ma prima di tutto quello ragusano, non lo ha voluto candidare nelle sue liste. Un candidato giovane sostenuto da molti ragazzi e ragazze che hanno visto il lui quell'aria di cambiamento per rinnovare il nostro partito ma soprattutto la politica siciliana.
In Provincia di Siracusa, agli amici e agli elettori, consiglio di Votare Vito Amato, lista Pd, un giovane dirigente, onesto e competente dei Giovani Democratici;
In Provincia di Agrigento, consiglio Anthony Carlino, lista Pd, un'altro giovane onesto ed esperiente, dirigente del partito democratico;
In Provincia di Catania, Giuseppe Cicala, lista Crocetta Presidente, un giovane onesto e capace, dirigente e amministratore del Partito Democratico;
Il Provincia di Palermo, Francesco Di Franco, lista Pd, un'altro dei giovani onesto, esperiente e competente, dirigente del partito Democratico.
Scegliete anche voi!! Il nostro progetto è quello di rinnovare la politica siciliana e possiamo farlo scegliendo persone pulite, oneste, sincere e soprattutto competenti. Noi non abbiamo avuto difficoltà a trovare queste persone che sono anche giovani, perchè la Sicilia ha tante risorse straordinarie, e fanno parte anche di partiti politici.
Concludo
con le parole di Luigi Sturzo pronunciate
alla vigilia delle sue prime elezioni municipali di Caltagirone: “Io non vi
darò nessun compenso per il voto, né vi prometto alcunché di personale, tranne
che una buona amministrazione quando avrò conquistato la maggioranza. Chi mi
vuole, mi dia il voto; chi non mi vuole, voti per gli altri”. Questa frase
corrisponde esattamente al modo in cui stanno conducendo la campagna elettorale
le persone che andrò a votare e che vi ho suggerito di votare.
In bocca al lupo a
tutti i candidati presidenti e deputati!! Che vinca il migliore!! Ma
soprattutto grazie a tutti coloro che, a prescindere dal colore politico, in modo
volontario aiutano persone a cui credono e danno un contributo non solo alla
politica ma anche alla nostra terra che ha bisogno di risorse e linfe
propulsive nuove.
Valentina Spata
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