Ciao a tutte/i,
ho deciso di pubblicare la lettere mandata all'On. Pippo Civati, nella speranza che qualcuno dal PD nazionale ci ascolti.
Caro Pippo,
sono una
giovane donna, democratica e siciliana che ti ha sempre stimato e che circa un
anno fa scriveva “storie di Sicilia” sul blog “giùalsud” fortemente voluto da
te per mettere insieme i racconti dei giovani meridionali.
Ho deciso di
scriverti per raccontarti quello che io e alcuni amici del Pd di Ragusa stiamo
vivendo in occasione delle amministrative. Una storia che avrebbe dovuto avere
un finale diverso ma che purtoppo ci vede affrontare una situazione a dir poco
“anomala” e “disperata”.
Da circa
quattro mesi, insieme ad un centinaio di amici del Pd di Ragusa, ho contribuito
alla nascita, non senza polemiche, di un secondo circolo nella città di Ragusa,
anche per marcare la differenza con un gruppo dirigente che ha portato il
Partito ad allearsi con la destra "Cuffariana" in città.
Come è noto
a tutti gli organismi regionali, il secondo circolo, che ha raccolto anche
l’adesione di non iscritti restii a tesserarsi durante la attuale segreteria
cittadina, è stato creato da noi in aggiunta a quello esistente, adottando
pedissequamente lo statuto regionale e richiedendo ufficialmente l'approvazione
al Direttivo Provinciale.
Si tratta di
una nuova realtà costituita da autorevolissimi esponenti del Partito quali, tra
gli altri, il senatore Gianni Battaglia, attuale membro della Segreteria
Regionale, il prof. Antonino Barrera, già consigliere comunale e attuale
Presidente della Assemblea Provinciale del Partito, l'avv. Angela Barone, già
consigliere provinciale e membro della Direzione Regionale, l’avv. Guglielmo
Barone, membro esecutivo provinciale con delega “Giustizia”, il dott.
Giambattista Veninata, già assessore della giunta del Sindaco on. Giorgio
Chessari e attuale membro della direzione provinciale, il Prof. Salvatore
Terranova, già consigliere comunale e membro della direzione provinciale,
Salvatore Schembari, già consigliere comunale e segretario cittadino dei DS
nonchè segretario CGIL Funzione Pubblica, l'avv. Gaetano Barone, già assessore
della Giunta dell'on. Giorgio Chessari, la sig.ra Alessandra Failla, ex
assessore della Giunta Solarino e dirigente Comunale, ed altri ancora compresa
la sottoscritta.
Questa
scelta di ampliare la base del Partito e la sua articolazione in città è di
fatto avversata dalla attuale segreteria cittadina, la quale, in occasione
delle elezioni amministrative, invece di dar vita, come da nostra richiesta, ad
una coalizione di centro-sinistra con SEL ed alcuni movimenti civici già
alleati nel 2011, ha preferito aderire alla coalizione della stessa giunta di centrodestra
che da otto anni governa Ragusa. Tra l’altro gli altri movimenti civici di
centro sinistra hanno tentato, senza risultati positivi a causa dell’incapacità
del nostro Segretario di fare sintesi, di costruire un alleanza che
sicuramente, leggendo i risultati elettorali, ci avrebbe portato ad essere
protagonisti di questo ballottaggio.
L’orientamento assunto,
dalla segreteria Calabrese e da una parte del PD di Ragusa di allearsi con le
liste che sostengono la candidatura di Giovanni Cosentini, costituisce un grave errore politico e si configura come una resa senza
condizioni.
L’immagine,
la storia del PD e dei suoi iscritti, elettori e militanti è stata svenduta
e umiliata.
Questa parte del PD
Ragusano è inciampato nell’inciucio, ha accettato il trasformismo e ha
manifestato una preoccupante subalternità politica e culturale, laddove invece, ci voleva innovazione ed audacia.
Appare tra l’altro
ridicolo e meschino il tentativo di fare apparire questa decisione come
l’uniformarsi ad una non meglio precisata
“volontà regionale” che avrebbe “suggerito o perfino imposto” l’omologazione
delle coalizioni nelle amministrazioni locali a quella che sostiene il governo
Crocetta. E’ opportuno, ancora una volta, ribadire che nessuna competenza è
riconosciuta dallo statuto del PD al livello regionale che, tra l’altro,
proprio per ciò, non ha mai riunito nessuno organismo (segreteria regionale o
direzione regionale) per affrontare questioni che sono invece demandati alla
competenza locale esclusiva. Semmai gli incontri “clandestini e in luoghi
privati” di dirigenti locali del PD insieme ad Enzo Napoli della segreteria
regionale del PD (ricordiamo che della stessa segreteria fa parte anche un
componente del secondo circolo, il Sen. Gianni Battaglia) con esponenti di
altre liste, per raggiungere intese e accordi, ancora prima del voto espresso
dagli organismi dirigenti locali e in assenza di alcuna competenza, destano
ulteriore stupore ed indignazione. Inoltre a conferma ulteriore della
strumentalità di tale tesi basta ricordare quanto sta avvenendo in altre
importanti città siciliane, da Siracusa a Modica a Licata ma anche ad Acate e
perfino nel centro palermitano più importante interessato al voto Partinico,
centri in cui si registra la contrapposizione di candidati sostenuti dai
partiti che si richiamano al governo regionale. Se il regionale vuole svolgere
un utile ruolo sarebbe opportuno che si impegnasse a chiarire il rapporto tra
il PD e le cosiddette liste Megafono diventato insopportabilmente equivoco e
che richiederebbe, in questo caso, di invocare le regole contenute nello
statuto.
Ancora, non possiamo
non evidenziare che il voto del coordinamento cittadino oltre che inutile,
perché gli accordi erano stati già raggiunti prima e altrove, come da noi
tempestivamente denunziato, ha interessato appena un terzo degli aventi diritto
di un organismo ormai da tempo delegittimato politicamente, irregolarmente
costituito e arbitrariamente convocato.
Nessuno è proprietario
del partito e a nessuno può essere consentito di governarlo con la formula: ”o
con me o contro di me” individuando ogni volta nemici interni da “minacciare” o
denigrare ed a cui attribuire colpe per i ripetuti insuccessi di cui invece
sarebbe tempo di assunzione di responsabilità.
PERTANTO
NON CI SIAMO SENTITI, AL PRIMO TURNO, E NON CI SENTIAMO IN ALCUN MODO IMPEGNATI
POLITICAMENTE ANCHE AL BALLOTTAGGIO, AL RISPETTO DI TALE VOTO e semmai
individuiamo in esso la conferma dell’opportunità del percorso che ci ha
indotto a costruire il 2° circolo del PD ragusano.
Per fare
maggiore chiarezza voglio sottolineare alcuni passaggi rilevanti che spiegano
le mie ragioni e quelle del gruppo di cui faccio parte che ci hanno costretti a
decidere di non sostenere il candidato a Sindaco del centro destra, Giovanni
Cosentini:
- il
Candidato Sindaco Giovanni Cosentini, apparteneva prima all’Udc cuffariano poi
al PID di Saverio Romano e si vanta (vedi allegato articolo su
Repubblica-Palermo) di essere amico di Totò Cuffaro;
- che
le liste che lo appoggiano dalla prima ora sono le stesse che solo due anni fa
erano direttamente riconducibili al PDL, e che come tali hanno amministrato la
città sino ad oggi con esponenti in Giunta e maggioranza consiliare: la lista
Megafono poi non è altro che la lista di centro destra delle scorse
amministrative “Ragusa Grande di Nuovo” che in una notte ha solo cambiato il
simbolo senza mutare programma e candidati (alcuni candidati provengono da
esperienze nel Pdl e An);
-che il
promotore di questa iniziativa è l'on. Nello Dipasquale per otto anni sindaco
di Forza Italia e del PDL, poi del suo movimento civico “Territorio” (del quale
Cosentini è stato per entrambi i mandati vice Sindaco) ed ora convertito alla
causa di Crocetta per liti interne al PDL. Tra l’altro l’Onorevole Dipasquale
un anno e mezzo fa, ricandidandosi a Sindaco del centro destra, ha ricevuto il
sostegno pubblico dell’On. Angelino Alfano, attuale segretario del Pdl che
venne a Ragusa promettendo mare e monti (promesse non mantenute);
-che per
anni il nostro partito ha sostenuto una fiera opposizione ad una politica di
aggressione al territorio ed all'ambiente, di gestione clientelare della
amministrazione, di spreco delle risorse comunali portata avanti proprio dalla
stessa coalizione a cui oggi ha aderito questa parte del Pd, coalizione che per
altro non ha mai operato alcun mea culpa sulle precedenti scelte
amministrative, che invece orgogliosamente intende proseguire e completare; la
stessa coalizione che il Segretario del Pd ragusano ha condannato, criticato e
denunciato pubblicamente per lunghi 8 anni (le pesanti liti, anche a livello
personale, avvenute tra il Segretario Calabrese e l’On. Dipasquale sono state
rese pubbliche da tutte le testate giornalistiche locali);
- che in
occasione del ballottaggio è stato indicato da Cosentini come assessore l'altro
candidato sindaco del centro-destra Ciccio Barone, esponente del
PID di Saverio Romano e di Innocenzo Leontini, nonchè anche lui assessore
per anni della Giunta di centro-destra Dipasquale - Cosentini;
- che sempre
in occasione del ballottaggio hanno pubblicamente aderito al progetto di
Cosentini il dr. Mallia (candidato vicesindaco del PDL) e l'avv. Cultrera
(coordinatore provinciale del PDL);
- che il
segretario cittadino ha consentito questo ampliamento della coalizione senza
alcun passaggio presso gli organi direttivi.
Per queste
ragioni il Partito nel giro di pochi mesi ha dimezzato il proprio elettorato
(dal 22% del senato all'11% delle ultime consultazioni), e numerosissimi
iscritti stanno riconsegnando le tessere.
Per converso
tutti i nostri ex alleati di centro-sinistra hanno riportato un successo
elettorale sia in termini di voti di lista che di candidato sindaco,
avvicinandosi, in termini di consistenza elettorale, al PD.
Non è un
caso che Ragusa è l'unica realtà in Italia in cui il Movimento 5 Stelle riesce
(peraltro a stento) a partecipare al ballottaggio ed il candidato Sindaco
Cosentini riporti la metà dei voti della sua coalizione.
A Ragusa il
Partito Democratico non è alla guida di una colazione di moderati e progressisti,
come si vuol far credere, ma ha assunto un ruolo meramente marginale al carro
della stessa coalizione di centro-destra che ha già governato Ragusa e che
impedisce il cambiamento in città.
Per tutti
questi motivi elencati, personalmente ho dichiarato di votare per Federico
Piccitto, il candidato del M5S, sostenuto pubblicamente anche dagli altri due
candidati a sindaco di centro sinistra e dai loro movimenti civici. Tra
l’altro, dato importantissimo, i due candidati a Sindaco di centro sinistra hanno
totalizzato, nonostante sostenuti ciascuno da una sola lista, quasi lo stesso
risultato del candidato a Sindaco del centro destra, Giovanni Cosentini,
sostenuto da una parte del Pd, da Udc, da Megafono (il movimento del Presidente
della Regione siciliana) e altre due liste di centro destra. Ciò vuol dire che
se avessimo scelto di costruire una grande coalizione di centro sinistra, come
spesso proposta da noi del secondo circolo, oggi al ballottaggio, e forse al
primo turno, avrebbe vinto il vero centro sinistra con tutto il Partito
Democratico.
Ma ciò che
ritengo più assurdo è che a causa del mio sostegno pubblico ad un candidato che
sono stata costretta a scegliere per porre fine a queste lobbies di potere, che
per anni hanno mortificato l’intera comunità ragusana, devo sentirmi dire, o
meglio devo leggere tramite un messaggio su facebook, che sono “decaduta
d’ufficio da iscritta del Pd”. Ovviamente sono certa che continuerò ad essere
una iscritta del Pd perché, oltre al mio impegno conosciuto in Sicilia ma anche
in molte regioni del nostro Paese, sono certa di aver rispettato il regolamento
e lo Statuto del mio partito, forse sono una delle poche in Sicilia ad averlo
fatto.
Di fronte a
tutto ciò, rispetto a questo caso anomalo accaduto a Ragusa, a differenza di
tutto il resto della Sicilia e del Paese dove il Pd ha vinto senza alcun
problema le precedenti amministrative, ritengo che non si possa restare in
silenzio e che il vero Partito Democratico non possa accettare che nel
Capoluogo di Provincia più a Sud d’Italia si possa dare sostegno ad un
candidato a Sindaco cuffariano e ad un centro destra che ha di fatto
ostacolato, con grande abilità, il centro sinistra che avrebbe potuto vincere
queste elezioni.
Pertanto,
caro Pippo, spero che accoglierai positivamente quanto da me su esposto e che
presto potrai essere nostro ospite a Ragusa per ascoltare le nostre istanze.
Io questo
partito voglio cambiarlo e so che insieme possiamo farlo.
Con grande
affetto,
Valentina
Spata
3 commenti:
brava, ma permetti un consiglio da comunicatore? Troppo lunga!
Brava, bravi, continuate così. Il PD sta prendendo una piega che lo posta a non essere più un partito di sinistra, non tutti, ovvio. Civati, Barca, Puppato, Marino, ed altri sono dei punti di riferimento a cui guardare. Ma temo che Renzi e la deriva centrista prima o poi prenderanno il sopravvento e, a quel punto, una scissione sarà inevitabile.
Brava!
Alla fine hanno perso loro :) I
l PD in Sicilia va azzerato. Spero dopo il congresso ci sia un cambio generazionale e qualitativo nella classe dirigente del PD nazionale e siciliano.
Ma concordo con il primo commento. Per il futuro, cerca di sintetizzare :) Essere concisi, oggi e' un valore aggiunto ;)
Rispondendo al commento sul partito non più di sinistra, beh, non esiste più quella sinistra post guerra mondiale. Ci sono altre esigenze e se ci si chiude a sinistra la prossima volta si prende il 10%.
Ci sono leader coscienti del periodo in cui viviamo e tra questi, Civati, Barca, Renzi, Zingaretti.
Se sono persone intelligenti, troveranno una quadra. Ma dovranno spazzare via tutte quelle incrostazioni che hanno finora gestito malissimo il PD.
@innovandiamo
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