martedì 9 luglio 2013

Politicamp: da Reggio Emilia nasce una nuova speranza con Civati!





Forza e coraggio! È iniziato un nuovo percorso politico nonostante le consuete difficoltà.
Ci vogliono  coraggio, altruismo, fantasia e un po’ di sana pazzia per offrire il proprio servizio al nostro partito. Per donare tempo, energie, testa e cuore ai militanti che spesso hanno avuto un ruolo marginale.  

Ma la nostra disponibilità, a costruire un nuovo percorso di cambiamento che parte dal Pd ma che di conseguenza favorisce anche un buon Governo, sarà sicuramente fonte di arricchimento, di gioia, di crescita per loro e soprattutto per noi, perché ne siamo convinti: “il vero modo di  essere felici è quello di procurare la felicità  agli altri”.  
E in questa tre giorni a Reggio Emilia, per il Politicamp organizzato da Pippo Civati, ho trovato tanta felicità e voglia di mettersi in discussione per il bene del Partito ma anche del Paese.
Tanto entusiasmo, mille idee e altrettante competenze. Tante storie di Sindaci, segretari e semplici militanti, tutti insieme a confrontarci sulle idee e sui progetti futuri.  Insomma un sano ed efficace dibattito sui temi e sull’operato dell’attuale Governo.
Ad aprire il dibattito ci ha pensato Roberto Andò, il regista del film “Viva la Libertà” da cui è stato preso il titolo del Politicamp. Uno slogan significativo che ci invita ad essere liberi e ad avere il coraggio di esprimerci e di compiere scelte al di là delle appartenenze. Perché come ho ribadito nel mio discorso, il “coraggio è contagioso”.
Interessante è stato il confronto con  Walter Tocci, Fabrizio Barca, Sandra Zampa  e Andrea Ranieri che hanno chiaramente esplicitato la condivisione del percorso iniziato da Pippo Civati. Nel suo intervento Fabrizio Barca ha voluto precisare “con Pippo Civati discutiamo spessissimo anche perche' con lui riesco a discutere di contenuti”.
Nella giornata di sabato e domenica si sono susseguiti tanti interventi tra cui quello del Segretario cittadino del Pd, Luca Vecchi che ci ha raccontato la storia del Chiostro della Ghiara rivalutato e gestito da una cooperativa sociale di Palermo. Da buona siciliana, insieme all’amica Nadia Fiorellini, ho voluto conoscere il responsabile della cooperativa per ascoltare la sua storia e il motivo che lo ha spinto a trasferirsi a Reggio Emilia. Un momento importante in cui ho colto tante critiche rispetto alla politica siciliana e alla mancanza di opportunità per tanti giovani che, a causa di un clientelismo sfrenato anche nel nostro partito, sono costretti a realizzarsi altrove.
Interessante e coinvolgente anche l’intervento di Elly Schlein che ha raccontato Occupy Pd, quello di Davide Mattiello  (libera) e di Lucrezia Ricchiuto sulla legalità e la lotta alle mafie, temi che mi stanno particolarmente a cuore.
Si è parlato di giovani, legalità, pace, Europa, Lavoro, comunicazione politica, organizzazione e consenso, valori, uguaglianza, piattaforme digitali, reddito di cittadinanza e sgravi fiscali alle imprese. Non poteva mancare il dissenso su molte decisioni e azioni portate avanti dall’attuale Governo, tra cui quella degli F-35, una battaglia che sta molto a cuore a Pippo che ha chiesto la consultazione della base prima di ogni decisione. Interessante anche il dibattito sul meridione, di solito terra di conquista per le campagne elettorali, dove tanti i problemi emersi e tante le soluzioni necessarie per far sì che il Sud diventi punto di partenza per lo sviluppo del nostro Paese. In questa occasione, Pippo ha dichiarato la volontà di essere presente in tutte le regioni meridionali e anche in Sicilia. Perchè ognuno di noi è sempre "meridionale" di qualcuno.
Insomma un dibattito e un confronto a 360° dove ognuno poteva intervenire liberamente per esprimere la propria idea e dare un contributo costruttivo.
Sono stati tre giorni di grande entusiasmo ma anche di crescita politica e personale. Ho conosciuto tanti nuovi amici che mi hanno accolta con grande affetto. 
Come ha scritto Andrea Ranieri, con cui ho fatto il viaggio in macchina da Roma a Reggio Emilia senza sapere chi fosse,  al Chiostro della Ghiaia “c'erano con Pippo Civati mille persone che venivano da tutta Italia non so quanto deluse, sicuramente non sconfitte, a provare a ridare a quella storia e a quelle speranze una possibilità”.
Ecco, in questa tre giorni io, insieme a tanti altri, abbiamo trovato la speranza di lottare per una possibilità. La possibilità di cambiamento non tanto anagrafico ma del modo di intendere e fare politica.
E devo ringraziare Pippo per avermi ridato gli stimoli necessari per continuare il percorso politico nel Pd iniziato nel 2007. Sono stata delusa tante volte, sono stata ascoltata poche volte e non sono stata mai fortemente convita, come lo sono adesso, nello scegliere un percorso guidato da altri leader.  
 Pippo non si definisce un leader, lui dice “mi dicono che non sono un leader carismatico, mediatico, che si impone. Il fatto è che non mi sento così importante. Preferisco dire e fare le cose che possiamo fare insieme, di quelle che posso dire e fare io”.  E’ questo lo spirito con cui si è rapportato con gli altri a Reggio Emilia. Non è il classico leader che partecipa agli eventi con indifferenza e con la preoccupazione di dover fare l’intervento e andar via. No, lui è “uno di noi” che insieme a migliaia di militanti e altri dirigenti si è confrontato con la base. Stava in giro con noi. Parlava con ognuno di noi, soprattutto ci ascoltava. Ci dava coraggio.
Un leader diverso, uno di quelli che ti invita a prendere un caffè per discutere di ciò che accade nei territori, di come possiamo costruire insieme il futuro del nostro partito. La sua disponibilità e il suo essere umile non ti facevano sentire “diverso” e "di poco conto" rispetto a chi è dirigente.  Rispetto a chi ha una marcia in più.  Con lui ci sentivamo tutti “uguali” e all’altezza dei nostri sogni. In alcuni momenti pensavo che i miei sogni erano diventati  realtà e sono certa che lo potranno essere se Pippo diventasse la guida del nostro partito. 

Sono ritornata a casa stanchissima ma con una forte speranza e tanta voglia di iniziare questo nuovo percorso politico di "ricostruzione" del Partito Democratico. Perchè come ha sottolineato Civati, noi vogliamo un partito che sia il "chiostro" delle idee e del confronto. Un partito aperto anche a chi, da fuori, ci guarda con entusiasmo e speranza. Un Pd che favorisce la partecipazione e che insieme a Sel ricostruisca LA SINISTRA in Italia. Come ha detto Pippo, "una sinistra di governo che non parli di equità, che è una parola morbida, ma torni a riprendersi la parola UGUALIANZA".
E l'idea di partito che noi abbiamo non è quella delle correnti perchè queste "non hanno senso. Non si capisce se sono correnti di pensieri o correnti di seggiole". Noi vogliamo un Pd che si "occupi di tutto il resto" e dei problemi seri del Paese. Un pd che decide di scegliere e che lo faccia con coraggio perchè il coraggio è contagioso. Un pd che sia portatore dei principi di legalità, pace, etica morale, giustizia sociale... non solo a parole ma con il coraggio delle scelte. E in questi 3 giorni, a Reggio Emilia, ho visto quella parte del Pd coraggiosa che ha tanta voglia di ricominciare perchè ancora crede nella salvezza del nostro partito. Ho visto un Civati che è l'esempio della buona politica perchè non siamo tutti uguali. Un esempio soprattutto per le nuove generazioni che spesso sono più pensionate dei grandi "big". Un esempio della buona politica, di quella che con coraggio fa sentire la voce critica ma che allo stesso tempo diventa propositiva e costruttiva. Pippo è uno di noi. Uno dei tanti dirigenti-militanti che con semplicità, affetto, voglia di confronto e di ascolto si è confrontato con la base. Ecco, io voglio una classe dirigente che come Pippo ritorni ad avere il contatto con i militanti e con tutti i territori perchè la politica nasce da questi luoghi lontani che devono essere la spinta propulsiva per una politica diversa da quella che abbiamo vissuto fino ad oggi.
 In questa tre giorni ho sentito per la prima volta il Pd come la mia casa, una casa comune che hocondiviso con gli altri che credono nei miei stessi valori e principi. Ecco, io a Reggio Emilia ho trovato la mia "famiglia" politica e da qui voglio ripartire per cambiare il Partito Democratico.
Siamo pronti per  creare una nuova stagione di interpreti, una giovane classe dirigente che sia in grado di affrontare una sana discussione interna per fare una battaglia politica all’interno del Partito Democratico.
Serve una classe dirigente che inizia a parlare del proprio modo di vedere la società italiana, di come diminuire le diseguaglianze e di come ricostruire il nostro Paese. Un lavoro lungo, pensato, meditato, che vada oltre una candidatura, ma che arrivi anche ad una candidatura come quella di Civati.  Noi siamo pronti e lo faremo tutti insieme. W la Libertà!! 
Un ringraziamento particolare va a Pippo ma anche a tutti coloro che hanno reso possibile questo grande evento. Ringrazio Paolo Cosseddu e Thomas Castangia per la loro immensa disponibilità e tutti coloro che mi sono stati vicini in questo momento difficile. 
Vi invito ad ascoltare il discorso conclusivo di Pippo un posto dove andare!

Valentina Spata 

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