giovedì 30 luglio 2009

OLTRE AD ESSERE UN PARTITO GIOVANE SARA' ANCHE IL PARTITO DEI GIOVANI?

Siamo in piena fase pre-congressuale e ci apprestiamo chiudere la fase del tesseramento, fase in cui si chiuderà la possibilità di partecipare alla platea congressuale che contribuirà a decidere la linea politico-progettuale del neonato Partito Democratico.E' ormai da quasi due anni che il pd è nato nella sua fase costituente e ora si accinge a diventare un vero e proprio partito, un partito che avrà un suo radicamento, una sua terrotorialità ma che soprattutto costruirà ad ottobre una sua identità definitiva politica e culturale a livello nazionale; il pd ora deve fare un salto di qualità, trasformarsi da fase costituente a partito con la P maiuscola, con le forme e l'organizzazione di un partito vero e proprio, un partito che dovrà avere la capacità nn solo di raccogliere le istanze dei cittadini ma che dovrà avere una piattaforma di risposte politiche in chiave riformista; un partito che dovrà avere la capacità di raccolgliere tutte le culture riformiste, quella socialista, socialdemocratica, liberaldemocratica e cattolica-democratica rilanciando un progetto chiaro che sappia dare una linea chiara al paese nei suoi valori che lo contraddistinguono e lo differenziano dalla destra populista e demagogica che imperversa nel nostro paese anche a causa di una informazione che tende a essere faziosaMa nn possiamo neanche negare le responsabilità politiche di un pd a volte litigioso, lasciato alle prime dichiarazioni di leaders che hanno contribuito a al processo di deleggittimazione dell'ex segretario e determinato le dimissioni di Veltroni; non possiamo negare che il pd in questi 2 anni abbia avuto più voci, più sensibilità che poco hanno dialogato e che hanno fatto fatica a fare sintesi._Quindi si capisce come il congresso di ottobre diventa fondamentale nella dialettica e nel confronto che lo contraddistinguerà per trovare un suo progetto di paese chiaro e forte, una sua articolazione che lo porterà a diventare, ancora di più, il più grosso punto di riferimento d'opposizione rispetto al decadentismo culturale e politico che governa il paese.Ma in tutto questo i giovani che ruolo avranno?credo che il ruolo sia secondario e subordinato alla capacità di porre le questioni politiche e portarle avanti con capacità di analisi e riflessione prima e azione politica poi.Lungi da noi farne una questione anagrafica, ma semmai crediamo che se riusciremo a porre temi politici, come, ad esempio, quel grande patto generazionale, di solidarietà tra le generazioni, oppure la capacità di elaborare proposte di sviluppo complessivo rispetto a luoghi di vissuto quotidiano dei giovani stessi( lavoro, scuola, università...), ma anche e soprattutto la capacità di innovare e rinnovare, rispettando le storie dei partiti di provenienza, il partito nel metodo e nel merito delle questioni.Già il Pd rispetta quel principio vincente per cui le storie e le ideologie sono state superate in un ottica di partito moderno in cui i valori della sinistra e dei cattolici, dei lavoratori e delle piccole e medie imprese, dei disoccupati e della borghesia democratica fanno sintesi nel nuovo progetto politico democratico.Quindi crediamo nella nuova generazione giovanile che deve essere capace di dare quel contributo politico-culturale necessario affinchè il partito tutto possa fare quel salto in avanti per captare le esigenze delle nuove generazioni, ma è anche chiaro che, se a questo nuovo fermento, si contrappone una classe dirigente sorda e cieca che nn vuole nè vedere nè sentire parlare del nuovo, è chiaro che il partito nn sarà nuovo e democratico ma avrà fallito nel suo progetto di rinnovamento e avrà perso una delle più grandi sfide che si pone: la preparazione di una nuova classe dirigente pronta alle sfide del futuro!Credo, tuttavia che il nuovo partito che si costituirà a ottobre avrà l'intelligenza di non disperdere il grande patrimonio in termini di freschezza, entusiasmo, modernità che i giovani possono dare nn solo al partito ma tanto più al paese per rilanciare una società diversa, migliore, ricca di speranza e di futuro.

Mario D'Asta

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